Petacciato

Orrore nei campi: interiora di cinghiale dopo barbara caccia notturna in fuoristrada. “Vigiliamo tutti”

Resti di cinghiale trovati in alcuni appezzamenti coltivati: si tratta dello scarto gettato "a sfregio" da bracconieri senza scrupoli che di notte investono i cinghiali in fuoristrada e vendono la carne. Sul posto il vicesindaco Tonino Di Pardo, che ha fatto bonificare la zona, e la Forestale che sta svolgendo le indagini. Un messaggio alla popolazione: "Serve l'aiuto di tutti per fermare queste cose. Siamo comunità sana, queste sono mele marce"

Interiora di cinghiale tra i campi coltivati. E tracce di pneumatico sul terreno fresco e appena seminato. Chiaro come una equazione matematica: un cinghiale è stato ammazzato, scuoiato, e gli scarti gettati via. L’animale è stato finito a bastonate dopo essere stato investito con un fuoristrada. Una scena che suscita compassione e rabbia.

Il quadro cui si è trovato di fronte Elio B., proprietario di appezzamenti di terra a Petacciato, dalle parti della ex discarica comunale e del torrente Tecchio, è raccapricciante. Intestini e frattaglie di animale buttati in mezzo alla terra. Una terra massacrata dal passaggio di un grosso veicolo, un fuoristrada di quelli che non si fermano davanti a niente.

Succede a Petacciato, come è già accaduto e continua ad accadere in altre parti d’Italia. Specialmente tra Molise e Puglia, zona dove la proliferazione incontrollata del cinghiale, al quale l’uomo ha sottratto i predatori naturali, ha aperto alle “soluzioni” più illegali, come la caccia al di fuori di qualsiasi regola e con conseguente pericolo anche per l’incolumità delle persone.

L’ultima trovata dei bracconieri, che poi è esattamente quella che si è verificata nel comune bassomolisano, è la seguente: al volante di un fuoristrada si attraversano correndo campi – non importa se siano coltivati e quindi facili da distruggere – inseguendo i cinghiali. L’animale viene investito e poi, generalmente, finito a colpi di spranga.

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Una volta completata “l’opera”, il cinghiale viene scuoiato, si prende la carne – che viene mangiata dai bracconieri stessi oppure rivenduta a caro prezzo – e si lasciano le interiora, che sono inutilizzabili (non pubblichiamo le immagini per rispetto dei lettori).

Questo è capitato, e a quanto pare non solo in una occasione e non solo in un appezzamento del posto. Elio, un cittadino che le regole le rispetta e quindi legittimamente si aspetta che gli altri facciano altrettanto, ha interessato tempestivamente sia la Forestale che l’Amministrazione comunale. In Tonino Di Pardo, vicesindaco e assessore all’ambiente e all’agricoltura, ha trovato piena disponibilità ad affrontare il problema.

Dopo un sopralluogo accurato con i carabinieri del Nucleo Forestale della stazione di Petacciato, Di Pardo – che ha preso atto personalmente dell’accaduto – ha fatto rimuovere i resti secondo il percorso del corretto smaltimento, mentre le indagini dei militari proseguono, pure con le poche risorse a disposizione, finalizzate a rintracciare i responsabili e a evitare che i bracconieri possano replicare.

Tonino Di Pardo e Giunta Petacciato

Tanto più che le corse notturne su fuoristrada compromettono i terreni e distruggono le coltivazioni in un momento già abbastanza difficile per gli agricoltori molisani. Il vicesindaco, a margine di quanto fatto, sensibilizza la popolazione affinché simili cose non accadano più: “La collettività non lo merita, è un gesto incivile che oltre a fare danno ai terreni e a incentivare una caccia illegale mette anche in campo una azione in totale spregio del duro e sacrificante lavoro degli agricoltori”.

L’Amministrazione sta valutando possibili deterrenti, mentre resta forte il messaggio: “Queste cose non devono accadere, noi ci siamo, come pure c’è la Forestale, e non lasciamo correre. I cittadini del nostro territorio, che per fortuna fanno parte di un tessuto sociale sano, ci diano una mano. Segnalare, denunciare, Collaborare per isolare le mele marce. Insieme dobbiamo arginare queste derive che fanno male a tutti”. La vigilanza, ognuno nei propri ruoli, è fondamentale anche per questo.

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