Regione

Nomine enti regionali, Iorio a Molise Acque divide. Di Lucente: “Decide chi ha preso più voti”

Non solo la direzione generale di Molise Acque, ma anche Iacp e Sviluppo Italia sul tavolo dei capigruppo che ieri mattina si sono riuniti in Consiglio regionale per il toto nomine.

Mercoledì ci sarà la prossima seduta a palazzo D’Aimmo e non è da escludere che per quella data il governatore Donato Toma possa tirare fuori la soluzione per l’assegnazione delle poltrone nell’azienda speciale e negli gli enti regionali e sub regionali del Molise. I lavori saranno monotematici sulla vertenza Gam dunque la votazione delle nomine da parte dell’assemblea di via IV Novembre dovrebbe slittare.

La partita, intanto, divide le forze politiche.

La richiesta dei Popolari per l’Italia – che nella giunta hanno già espresso un loro assessore nella persona di Vincenzo Niro – è quella di “cercare una accordo complessivo tra i partiti mettendo sul tavolo tutte le nomine da fare e utilizzando come metodo della ‘spartizione’ il risultato elettorale”.

Chi ha preso più voti avrà più diritto di indicare i nomi, questa è, in sintesi, la posizione espressa dal capogruppo Andrea Di Lucente.

Sembrava dovesse passare all’unanimità e invece spacca anche la proposta di Michele Iorio al vertice di Molise Acque: l’ex governatore, rientrato in Consiglio dopo l’assoluzione nel processo Zuccheropoli che lo ha politicamente ‘riabilitato’, aveva chiesto un posto nell’Esecutivo di Donato Toma. Ma il presidente della giunta non ha rimesso mano alla squadra di governo lasciando a bocca asciutta Iorio che ora potrebbe essere chiamato a risanare l’azienda commissariata da quattro anni.

Ci sono poi altre nomine che dovrebbero essere meno condizionate dai partiti come l’Agenzia per la ricostruzione “per la quale – ricorda Armandino D’Egidio (FI) – esiste una graduatoria di idonei”.

Il summit tra i capigruppo si è concluso con un nulla di fatto.

 

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