Provincia di isernia

Minacce all’ex datore di lavoro e furto di rame, tre stranieri denunciati

Un nigeriano e due ladri rumeni sono finiti nei guai dopo l'ultima operazione dei Carabinieri in provincia di Isernia

Un nigeriano e due rumeni: in totale, tre stranieri sono finiti nei guai dopo l’ultima operazione dei Carabinieri.

Nel primo caso, parliamo di un uomo che aveva trovato lavoro in Molise. Ma quando il contratto è scaduto, sono iniziati i problemi. Nonostante il suo datore di lavoro avesse saldato i conti con lui, l’ex dipendente continuava a infastidirlo.

In base a quanto ricostruito dai militari il richiedente asilo, ospite di un centro di accoglienza della provincia di Isernia, era stato assunto da una ditta a tempo determinato e al termine del rapporto di lavoro, pur essendo stato regolarmente retribuito, millantava un presunto ulteriore credito. Ma invece di rivolgersi al giudice per risolvere la vertenza, l’uomo era passato alle ‘maniere forti’ inviando messaggi  telefonici di minacce al suo ex capo e screditando l’azienda pubblicamente, diffondendo notizie apparse pure su alcuni giornali locali. I Carabinieri hanno posto fine a questa storia denunciando il nigeriano.

Altri due stranieri sono stati denunciati invece dagli uomini della Compagnia di Venafro. In questo caso, parliamo di due rumeni, residenti nel casertano, accusati di aver rubato rame all’interno di una ditta di Pozzilli: avevano portato via circa 100 chili di quello che viene definito ‘oro rosso’.

Dopo il colpo, dal valore di circa 10mila euro, erano partite le indagini e i carabinieri sono riusciti ad identificare i malviventi grazie ad alcuni strumenti tecnici. I due stranieri sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per furto aggravato.

Infine, i militari di Isernia hanno denunciato un uomo della provincia pentra ritenuto responsabile dei reati di detenzione di armi comuni da sparo in luogo diverso dalla residenza e di omessa denuncia.

I Carabinieri, nell’ambito dell’attività di monitoraggio dei soggetti detentori di armi, hanno provveduto ad effettuare diversi controlli, a campione, al fine di verificare l’aggiornamento delle dichiarazioni e la correlata custodia delle stesse.

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