Procura al femminile

Lotta alla droga, alle estorsioni e attenzione alle infiltrazioni: le priorità del nuovo Procuratore

La priorità è dare risposte ai cittadini del territorio, quei cittadini che si trovano a fare i conti con reati fisiologici in aumento e anche con rischi di infiltrazione che arrivano dalle regioni limitrofe. Per Isabella Ginefra, che da pochi giorni si è insediata al vertice della procura della Repubblica di Larino, il lavoro di squadra è la scommessa sulla quale puntare, tanto più in un territorio piccolo “e bellissimo come il Basso Molise, che ho potuto scoprire ultimamente: mi piace tantissimo”.

Bello dal punto di vista della natura, del paesaggio e della qualità della vita, e da tutelare assolutamente per quanto invece concerne la legalità. Lei, 55 anni, esperienze anche nella procura Distrettuale Antimafia di Bari, punta alla collaborazione con la popolazione, le forze dell’ordine e gli organismi giudiziari e di magistratura della Provincia.

L’incontro con la stampa è l’occasione per presentarsi con semplicità, e sottolineare uno dei problemi storici della procura di Larino, ovvero la carenza di magistrati, “una cosa per la quale ci batteremo perché l’organico, sia amministrativo che di magistrati, è sottodimensionato mentre il territorio ha bisogno di una risposta anche in termini di quantità del fabbisogno”.

 

Droga ed estorsioni i reati più diffusi, quelli sui quali, annuncia Isabella Ginefra, si è già messo in moto un impegno elevato. La sua conoscenza nelle indagini anche collegate a organizzazioni criminali malavitose potrà rivelarsi preziosa per una zona dove, specie per la vicinanza geografia con la Puglia, il rischio di “contaminazioni” esiste e costituisce un allarme sociale.

 

 

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