Siamo quello che mangiamo/12

Ma le castagne fanno ingrassare? L’autunno a tavola secondo il nutrizionista

È periodo di castagne e tante sono le domande che ci si pone su questo frutto tanto amato. In questo articolo cercherò di fare chiarezza...

Da pochi giorni è trascorso San Martino, giorno in cui da tradizione si mangiano castagne e vino. E proprio di castagne vorrei parlarvi oggi… questo è infatti il periodo in cui sono sommerso da domande del tipo: “Dottore, posso mangiare le castagne? Quante ne posso mangiare? Sono molto caloriche? Le mangio al posto della frutta?” In questo articolo cercherò a di rispondere a queste e ad altre curiosità su questo particolare frutto.

silvio nanni

Ebbene le castagne sono il frutto dell’albero castagno (Castanea sativa), una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae; ma la composizione delle castagne è molto diversa rispetto alla composizione media della frutta.

Dal punto di vista energetico le castagne sono del tutto paragonabili al pane: questo è dovuto alla grande quantità di amido, infatti sono composte per circa il 50% da acqua e dal  45% di carboidrati, proteine, grassi, fibre e ceneri.

La particolarità delle castagne è che l’apporto calorico cambia in base al tipo di cottura: se lessate 100 grammi di castagne forniscono circa 120 Kcal, se arrostite le Kcal diventano 193.

Quindi considerato che, a parità di peso, sono poco meno caloriche del pane integral, è bene non abusarne!

Le castagne sono ricche di fosforo, potassio ma contengono anche sodio, calcio, magnesio, ferro, zinco, rame e manganese. Per quanto riguarda le vitamine contengono quelle A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, b12, C e D. Tra gli aminoacidi presenti nelle castagne citiamo acido aspartico, acido glutammico, arginina, alanina, glicina, leucina, prolina, serina e treonina.

Come si evince è un alimento ricchissimo di nutrienti, infatti in passato la pianta veniva definita l’albero del pane e costituiva la base alimentare per molte popolazioni montane.

È importante che le castagne siano sempre ben cotte e siano ben masticate per facilitarne la digestione;  crude, infatti, possono provocare problemi quali gonfiore addominale, colite e gastrite.

Ne è sconsigliata l’assunzione prima dei 12 mesi di età.

Le castagne sono molto utili in casi di anemia e inappetenza; essendo ricche di minerali sono particolarmente indicate poi per chi soffre di stanchezza cronica o dopo una sindrome influenzale, per bambini ed anziani; inoltre grazie alla cospicua  presenza di fibre sono molto utili per la funzionalità intestinale.

Molte persone, in seguito alla loro assunzione, lamentano una sensazione di gonfiore e irritazione intestinale. Ciò accade poichè la fermentazione degli zuccheri può dare origine a gas, specialmente se le castagne sono assunte in momenti sbagliati come a merenda o, come spesso accade, al termine del pasto.

Consiglio dunque di non andare oltre le 5-6 castagne e di mangiarle in sostituzione del pane.

Al vino da abbinarci, ci pensate voi, vero?

 

 

Più informazioni
commenta