Da pochi giorni è trascorso San Martino, giorno in cui da tradizione si mangiano castagne e vino. E proprio di castagne vorrei parlarvi oggi… questo è infatti il periodo in cui sono sommerso da domande del tipo: “Dottore, posso mangiare le castagne? Quante ne posso mangiare? Sono molto caloriche? Le mangio al posto della frutta?” In questo articolo cercherò a di rispondere a queste e ad altre curiosità su questo particolare frutto.
Ebbene le castagne sono il frutto dell’albero castagno (Castanea sativa), una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae; ma la composizione delle castagne è molto diversa rispetto alla composizione media della frutta.
Dal punto di vista energetico le castagne sono del tutto paragonabili al pane: questo è dovuto alla grande quantità di amido, infatti sono composte per circa il 50% da acqua e dal 45% di carboidrati, proteine, grassi, fibre e ceneri.
La particolarità delle castagne è che l’apporto calorico cambia in base al tipo di cottura: se lessate 100 grammi di castagne forniscono circa 120 Kcal, se arrostite le Kcal diventano 193.
Quindi considerato che, a parità di peso, sono poco meno caloriche del pane integral, è bene non abusarne!
Le castagne sono ricche di fosforo, potassio ma contengono anche sodio, calcio, magnesio, ferro, zinco, rame e manganese. Per quanto riguarda le vitamine contengono quelle A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, b12, C e D. Tra gli aminoacidi presenti nelle castagne citiamo acido aspartico, acido glutammico, arginina, alanina, glicina, leucina, prolina, serina e treonina.
Come si evince è un alimento ricchissimo di nutrienti, infatti in passato la pianta veniva definita l’albero del pane e costituiva la base alimentare per molte popolazioni montane.
È importante che le castagne siano sempre ben cotte e siano ben masticate per facilitarne la digestione; crude, infatti, possono provocare problemi quali gonfiore addominale, colite e gastrite.
Ne è sconsigliata l’assunzione prima dei 12 mesi di età.
Le castagne sono molto utili in casi di anemia e inappetenza; essendo ricche di minerali sono particolarmente indicate poi per chi soffre di stanchezza cronica o dopo una sindrome influenzale, per bambini ed anziani; inoltre grazie alla cospicua presenza di fibre sono molto utili per la funzionalità intestinale.
Molte persone, in seguito alla loro assunzione, lamentano una sensazione di gonfiore e irritazione intestinale. Ciò accade poichè la fermentazione degli zuccheri può dare origine a gas, specialmente se le castagne sono assunte in momenti sbagliati come a merenda o, come spesso accade, al termine del pasto.
Consiglio dunque di non andare oltre le 5-6 castagne e di mangiarle in sostituzione del pane.
Al vino da abbinarci, ci pensate voi, vero?
commenta