Campobasso

Il vico degli orrori: sesso e droga a tutte le ore. “Vengono a bucarsi di giorno e di notte” fotogallery video

Sono esasperati i residenti di vico Carnaio, a pochi passi da porta Sant'Antonio Abate, diventato il rifugio di tossicodipendenti e di coppiette. "C'è una distesa di siringhe e un via vai a qualsiasi ora", raccontano. E lanciano l'allarme: "Ci sono persone che vengono a farsi con i bambini in macchina".

Potrebbe essere un piccolo angolo di paradiso. Invece il più delle volte chi raggiunge vico Carnaio sa di essere lontano da occhi indiscreti una volta arrivati in fondo alla strada. Libero di fare uso di droga o di appartarsi per fare sesso. “Vengono qui di giorno e di notte, è una vergogna”. I residenti sono esasperati, arrabbiati. “Si drogano ad ogni ora, abbiamo visto delle scene indecorose, uomini e donne in macchina a fare certe cose… E se passasse un bambino?”.

Vico Carnaio come il ‘bunker’ di via Friuli o la ‘casa del crack’ di via Manzo. Un luogo pericoloso. Il rifugio per lo ‘sballo’ di tossicodipendenti anche non più giovanissimi. Infatti in alcuni casi c’è chi arriva con bambini in macchina.  E forse questo è l’aspetto più terribile della vicenda che raccontano a Primonumero: “Si ‘fanno’ mentre i bambini giocano in questo spazio”. “Una volta – dicono lanciando un allarme sociale – c’era un ragazzo in macchina che era svenuto dopo essersi fatto. Al bambino che era con lui in auto, che avrà avuto 5 anni, cosa poteva succedere? C’è addirittura un altro che si fa fare da palo ad un altro bimbo, mi pare più grande, forse di 7 anni”. 

siringa vico Carnaio Campobasso

Lo spazio di cui parlano è il cortile antistante la ‘Casa delle culture’. Ogni tanto è aperta e ospita ancora iniziative nel vecchio palazzo che si trova in vico Carnaio. Siamo nel cuore del centro storico, ad un passo da porta Sant’Antonio Abate.

Il cancello antistante all’immobile porta al ‘vico degli orrori’, semi nascosto dalla folta vegetazione che ha coperto pure quella che fino a qualche anno fa era un campo di bocce. “Questa viuzza è il luogo preferito dei tossicodipendenti, c’è una distesa di siringhe. Noi con tanta fatica siamo riusciti a far chiudere il cancello, ma qui vengono ancora a drogarsi”, ci dice Francesca. Le sue parole sono confermate da una siringa abbandonata per terra. Probabilmente riescono ancora ad entrare”.

siringa vico Carnaio Campobasso

Nella rete che delimita l’area è stato aperto un piccolo varco. Una volta dentro, si può arrivare ad un vecchio acquedotto della città. “Lì dentro c’è uno schifo”. La porta verso l’inferno. Chi non riesce ad intrufolarsi in questa sorta di tunnel a cielo aperto, preferisce nascondersi dietro il palazzo della Casa delle culture. Al buio. L’illuminazione pubblica infatti è molto carente. L’angolo davanti alla ‘Casa delle culture’ era completamente al buio fino a poco tempo fa.

E poi: sporcizia, un cumulo di rifiuti edili che sta lì da non si sa quanto tempo. “Una impresa ha fatto i lavori in una casa qui vicino e poi ha abbandonato tutto lì. Pensiamo che ci siano anche rifiuti pericolosi, forse piombo”, rimarcano ancora.

Situazioni che segnalano da anni al Comune. Senza avere alcuna risposta. Vico Carnaio è completamente dimenticato: “Non passa nemmeno il netturbino, dobbiamo pensare noi a pulire la strada. Abbiamo chiesto un corrimano perchè qui gli anziani rischiano di scivolare e cadere e nulla. Eppure noi paghiamo le tasse al Comune, ma non abbiamo servizi. Se davanti alle case è pulito, è solo grazie a noi che ci rimbocchiamo le maniche”. Sembra quasi che sia una strada di ‘serie B’ di Campobasso.

All’amministrazione Battista hanno chiesto di installare una delle videocamere del sistema di videosorveglianza già presenti nel centro storico e in quasi tutta la città. 140 apparecchi previsti dal ‘Patto per la sicurezza’. “Forse – dicono – con una telecamera si potrebbero scoraggiare certi episodi, ma le hanno messe da tutte le parti tranne qui”.

Non sono arrabbiati solo per la scarsa attenzione mostrata dal Municipio, ma sono pure delusi perchè “questo spazio potrebbe essere valorizzato, si potrebbe creare un giardinetto oppure un piccolo belvedere per i turisti che vengono a visitare il centro storico e potrebbero godere di un panorama bellissimo, si potrebbe vedere un altro versante delle montagne che si possono guardare da Ferrazzano. Ma non viene valorizzato niente in questa città e in questa regione”. Intanto, se si riuscisse a evitare episodi di spaccio e tossicodipendenza, sarebbe un primo passo per rendere vico Carnaio più sicuro.

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