Costretta a vendersi agli automobilisti che ogni giorno passano sulla Statale 16, nella zona al confine tra il Molise e la Puglia. Obbligata a forza di minacce e botte da un suo connazionale, bulgaro come lei, a prostituirsi durante il giorno, e la notte a essere reclusa in un appartamento fatiscente di San Severo, dove la giovane donna veniva portata ogni sera, per essere poi riaccompagnata sul “posto di lavoro” il mattino seguente.
Una storia di violenza, soprusi, paura ma anche coraggio quella scoperta dai Carabinieri della compagnia di Termoli che hanno messo a segno una operazione contro lo sfruttamento della prostituzione. Ieri sera, domenica, a Campomarino, i militari del Nucleo operativo e radiomobile e i Carabinieri della Stazione locale hanno arrestato un 27enne bulgaro per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’indagine era nata da una richiesta di aiuto arrivata il pomeriggio di sabato alla centrale operativa del comando di Termoli. Lei, la vittima, 25 anni, ha raccontato di essere costretta a prostituirsi sulla Statale 16, in modo particolare al bivio per Ripalta, dove c’è un ponticello in balia del degrado e dove sono diverse le ragazze soprattutto dell’est Europa e nigeriane che si vendono agli automobilisti, i quali nel tragitto tra Termoli e San Severo si fermano per pagare a buonissimo mercato, anche 10 o 20 euro, le prestazioni sessuali di donne obbligate dai rispettivi aguzzini a guadagnare in questo modo.
Almeno a questa vicenda è stato messo un punto. Il ventisettenne bulgaro infatti è stato sorpreso in flagranza proprio mentre, su un furgone, cercava di prelevare la ragazza per riportarla in Puglia, nella zona di San Severo dove trascorreva la notte. È scattato l’arresto e dopo le formalità l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Larino, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Intanto continuano i servizi dei Carabinieri della provincia di Campobasso contro reati che hanno a che fare con la sicurezza dei cittadini, la tutela della legalità e del territorio e, come in questo caso, con lo sfruttamento delle donne e dei più deboli.
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