L'Ospite

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Femminicidio, Matteo: “Regione Molise sia sempre più a misura di tutti e tutte”

La consigliera regionale e capogruppo di Orgoglio Molise Paola Matteo in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio fa il punto sul percorso intrapreso dal Consiglio regionale e invita alla riflessione sulle vittime del femminicidio.

“Nonostante un percorso storico scandito da lotte durissime da parte delle donne persistono ancora barriere da superare e squilibri da colmare. Per tale motivo, il Consiglio regionale del Molise durante la XII Legislatura ha messo in atto, sin dal proprio insediamento, una serie di azioni legislative e simboliche volte al contrasto della violenza di genere e all’affermazione dell’uguaglianza”.

“La legge regionale n.15 “Misure in materia di prevenzione  e  contrasto  alla  violenza  di genere” approvata solo nel 2013, pur risultando valida ed attuale nei principi dichiarati, risulta superata in alcune parti del testo e carente rispetto a quanto disciplinato dalla normativa statale ed europea. Si è reso pertanto necessario adeguare il testo normativo”. Le integrazioni e le modifiche, pervenute in IV Commissione sia dalla maggioranza consiliare che dalla Giunta sono state esaminate e il testo licenziato, con l’inserimento aggiuntivo di misure di prevenzione e contrasto al reato di stalking, sarà portato a breve dalla consigliera, in qualità di relatrice e prima firmataria, in aula.

Inoltre, la consigliera è prima firmataria della “Legge Quadro contro ogni forma di discriminazione per l’affermazione dell’uguaglianza”, attualmente in esame in IV Commissione, che mette in atto una serie di politiche antidiscriminatorie per rimuovere gli ostacoli all’ingresso delle donne nella vita pubblica, per ridurre le disparità nel mondo del lavoro, nell’accesso ai servizi e nella vita familiare.

“In questo quadro, si inserisce anche l’iniziativa voluta dai consiglieri Matteo e Romagnuolo del cd. “Posto occupato” attraverso il posizionamento da parte del presidente Micone di una poltrona rossa, una rosa bianca e un paio di scarpe rosse, in uno spazio dedicato presso la sede dell’Assise regionale. Importante diventa, in questo percorso, anche il testo appena licenziato dalla I Commissione  che modifica lo Statuto e che rende più effettivo l’obbligo della parità di genere in giunta e nei Cda”.

“Anche quest’anno in occasione del 25 novembre sono numerose le manifestazioni di sensibilizzazione promosse su tutto il territorio regionale e nazionale… Ricordiamo anche la campagna “Non è normale che sia normale” presentata dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna a cui molti consiglieri regionali del Molise dei diversi schieramenti hanno aderito. E questo devo dire ci conforta perché da questo capiamo che non esistono differenze politiche contro la violenza sulle donne e capiamo anche quanto sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo della vastità e della drammaticità del fenomeno, come evidenziato dalla stessa Convenzione di Istanbul. Anche noi, come consiglio regionale, abbiamo voluto intraprendere sin da subito un percorso di contrasto alla violenza di genere attraverso alcune iniziative legislative e anche attraverso gesti simbolici ma molto importanti e significativi per tutta la regione Molise perché è il segno dell’impegno che l’Assise regionale vuole e vorrà mettere contro la violenza sulle donne ma soprattutto per evidenziare che la Regione Molise è e dovrà essere sempre più a misura di tutti e di tutte. Vorrei far riferimento a qualche dato per capire la vastità del fenomeno di cui parliamo. In Italia sono oltre 7 milioni le donne che hanno subito una qualche forma di abuso o di violenza, sono oltre 100 le donne che vengono uccise ogni anno,  sono oltre 1700 le donne che sono state uccise negli ultimi dieci anni ,sono oltre 100 le denunce per stalking depositate ogni anno.Tutti questi numeri sono numeri che parlano di una strage, di un eccidio, di una carneficina che fa più vittime di quante non ne faccia la mafia ,infatti la violenza sulle donne è la prima causa di morte al mondo per le donne con un età tra i 16 e i 44 anni , riconosciuta dall’OMS e definita dal Presidente Sergio Mattarella “una vera piaga sociale che affligge il mondo”.

“La violenza sulle donne non deve essere considerata una tematica marginale , anzi deve essere una battaglia, una lotta che va combattuta tutti i giorni, senza sosta, che va considerata una priorità dal punto di vista della prevenzione, dal punto di vista culturale e sociale e soprattutto per quanto riguarda la punizione dei colpevoli. Tutti noi abbiamo il dovere di portare avanti questa battaglia giorno dopo giorno per fare in modo che questo fenomeno drammatico e triste si riduca fino a cessare del tutto. Solo allora avremo un mondo più giusto e più equo”.

“Sono sempre più convinta che per dichiarare guerra al fenomeno della violenza sulle donne serva la collaborazione di tutti gli attori sociali, dalle forze dell’ordine alle istituzioni, dai giornalisti alla società civile, dal personale medico agli operatori specializzati, tutti noi dobbiamo giocare un ruolo fondamentale per far cessare questo fenomeno. Ci auguriamo che questo percorso possa proseguire, con una condivisione reciproca, con l’approvazione delle PDL che a breve arriveranno nell’ assise regionale”.

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