Campobasso

Cittadinanza onoraria al sindaco di Riace, il consiglio comunale ci ‘ripensa’. Maggioranza spaccata

Fibrillazioni nel centrosinistra sull'atto presentato da Michele Durante. Problemi di natura procedurale e idee poco chiare in maggioranza complicano l'iter del testo. Se ne riparlerà il 5 dicembre, ma il presidente del Consiglio comunale (primo firmatario) riconosce: "So che un argomento del genere fa perdere consensi, ma credo che sarebbe stato importante aprire una discussione sulle politiche migratorie di questo Governo".

Che non sarebbe stata una passeggiata si sapeva dall’inizio, complice il dibattito rovente avviato sulla piazza virtuale dei social e il clima pre-elettorale. Troppo rischioso probabilmente esporsi su un tema così delicato: concedere la cittadinanza onoraria e benemerita a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, paese diventato un modello di accoglienza famoso in tutto il mondo. Alcune procedure sono finite sotto la lente della Procura di Locri, il primo cittadino calabrese è stato coinvolto in una inchiesta e arrestato il 2 ottobre. L’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona.

Nonostante ciò, raccogliendo le richieste di alcune associazioni, il presidente del Consiglio comunale di Campobasso Michele Durante non ha esitato a proporre l’argomento in Aula  presentando un apposito ordine del giorno. E’ stato l’ultimo argomento discusso nell’assise di ieri – 26 novembre – al termine di una lunga giornata di lavori durante la quale, tra le altre cose, sono state approvate un ordine del giorno di Pilone e Cancellario per chiedere al governo di ripristinare il ‘bonus bebè’ e la delibera per la realizzazione di una chiesa a contrada Polese. Bocciate invece le mozioni sulla sistemazione del ‘bunker dei tossici’ di via Friuli Venezia Giulia e sulla realizzazione di una piazza al chiuso in centro, la prima del Movimento 5 Stelle e la seconda della Coalizione civica.

La cittadinanza a Mimmo Lucano ha mandato in tilt la maggioranza di centrosinistra: non tutti, si vociferava nei corridoi del Municipio già prima del confronto nella sala civica, erano d’accordo con l’ordine del giorno di Durante. Non lo erano (e forse era scontato) le opposizioni: nè il Movimento 5 Stelle nè la Coalizione civica.

Il dibattito si è ‘inceppato’ subito dopo la presentazione del documento da parte del capo dell’assise civica. Primo ostacolo di natura procedurale. “Presidente, l’articolo 5 del regolamento sulla cittadinanza onoraria e benemerita prevede che gli atti di questo tipo debbano passare prima in commissione Cultura”, ha rimarcato la consigliera Pd Giovanna Viola. Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima? E’ da circa un mese che l’ordine del giorno è stato presentato.

“Vorrei precisare – la replica di Durante – che l’ordine del giorno serve solo ad avviare l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria“.

Consiglio comunale Campobasso Battista e Maio

Secondo problema: non tutti i consiglieri comunali hanno ricevuto il documento per prenderne visione come accade – a norma di legge – per tutti gli atti che poi saranno discussi durante la riunione dell’assemblea civica. E’ un modo per consentire agli eletti di ‘studiare’, partecipare al dibattito ed eventualmente dare il proprio contributo.

“A me questo ordine del giorno non è arrivato”, ha sottolineato Libertucci (Pd).

A questo punto il clima si è iniziato a surriscaldare. “Noto che c’è un’anomalia di ordine politico e di idee, oltre al fatto che questo documento non è stato trasferito ai consiglieri comunali quando avreste dovuto riceverlo tutti, e vedo che  ci sono criticità perché non tutti sono convinti di votare questo provvedimento”, ha scandito Durante. “Non avevo intenzione di surrogare le attività del consiglio comunale o della commissione Cultura, ma mi rendo conto che oltre alla scarsa comunicazione c’è contrarietà di parte del consiglio di discutere dell’argomento”. 

Iniziando a comprendere l’aria che tirava, nel suo duplice ruolo di presidente dell’assise civica e di primo firmatario dell’ordine del giorno, Durante ha proposto di emendare il testo togliendo la parte più ‘imbarazzante’. L’assemblea di palazzo San Giorgio si sarebbe limitata a esprimere solidarietà a Lucano, a chiedere al sindaco Battista di rappresentare all’Anci (Associazione dei comuni italiani) che per Campobasso il modello Riace era un modello da imitare rinviando in commissione Cultura l’iter per la cittadinanza.

Nemmeno la modifica è passata: 7 sì, 7 no e 4 astenuti. Punto e a capo. In aula confusione e incertezza.

So che un argomento del genere fa perdere consensi – ha insistito Durante – ma “credo che oggi sarebbe stato importante aprire una discussione sulle politiche migratorie di questo Governo che vuole eliminare gli Sprar, chiedersi se era corretto implementare i centri di respingimento, non solo definire la cittadinanza a Lucano”. Ma in Aula sembra si sia alzato un muro. Probabilmente perchè prendere posizione su un tema così spinoso a distanza così ravvicinata dalle Amministrative 2019 rischia di rovinare la campagna elettorale e soprattutto la rielezione a qualcuno.

Intanto dai banchi dell’opposizione Pilone non ha esitato a manifestare il suo pensiero: “Credo che dal punto di vista dell’opportunità politica il Comune di Campobasso abbia ben altre priorità piuttosto che conferire la cittadinanza ad un sindaco emblema di un modello su cui ho tanti dubbi. Dal punto di vista dell’opportunità strategica parliamo di un sindaco che, portando Riace da 800 a 2400 abitanti, ha adottato una prassi discutibile e il Comune è in dissesto finanziario”.

Alle 20 è scattato il gong: consiglio comunale finito (lo prevede il regolamento per i provvedimenti che non hanno carattere di urgenza come il bilancio). Se ne riparlerà il 5 dicembre. E chissà se in questi dieci giorni i consiglieri di centrosinistra si convinceranno a votare un atto destinato a sollevare sicuramente polemiche. È già successo in altri comuni italiani. Oppure Campobasso potrebbe imitare quelle realtà come Firenze e Milano che stanno lavorando per il riconoscimento al primo cittadino di Riace.

commenta