Campobasso

Trasforma la fidanzata in schiava dell’eroina. Lei ha soltanto 16 anni

Un trentenne di Campobasso è indagato insieme ad altri tre giovani del capoluogo – tra i 19 e i 25 anni - per spaccio di droga ad una minore. Denunciato per furto e uso indebito delle carte bancomat, aveva costretto la sedicenne a rubare dai conti correnti dei genitori somme fino a diecimila euro. Obbligata a trafugare anche gioielli e preziosi in casa

E’ l’ennesima storia di una madre disperata, che non riconosce più quella figlia adolescente che a dispetto dell’età già critica di per sé, l’aveva trasformata troppo. E male.

Sempre addormentata, trasandata, affatto reattiva rispetto a nulla se non a quel fidanzato, tanto più grande di lei e così poco raccomandabile.

I rimproveri valgono a nulla. Le punizioni pure.  Poi lo schianto di un genitore con una realtà drammatica: quella ragazzina, di soli 16 anni, fuma eroina. E dai conti correnti erano spariti soldi per circa diecimila euro. Nella cassaforte, poi, non c’erano più collanine, bracciali e anelli.

Quella mamma ha fatto la scelta più coraggiosa che un genitore possa fare: ha bussato alla porta della questura di Campobasso e ha chiesto aiuto. Al capo della Mobile Raffaele Iasi e agli uomini e alle donne in uniforme di via Tiberio ha raccontato le sue paure, la sua angoscia ma anche le sue certezze.

Il giorno dopo in questura, questa mamma in questura ci è dovuta tornare con la figlia.

Gli agenti sono partiti da lei. Hanno pensato prima di tutto a salvare lei. Con tatto, garbo e discrezione hanno incominciato con lei una lunga chiacchierata fino a quando, autonomamente, in un pianto diritto si è liberata di quei fantasmi che la logoravano e ha ammesso la dipendenza dall’eroina. Ha raccontata che a quella droga l’aveva indotta il fidanzato che aveva visto  “sognato” principe azzurro. E che quel fidanzato l’aveva costretta a rubare in casa. Lui 30 anni, lei la metà. E con lui una banda di tossicodipendenti (noti) del capoluogo che in questa adolescente fragile e delicata avevano visto la soluzione ai loro problemi di denaro.

Sono partite le indagini e sono durate due lunghi anni. Perché il calvario di questa famiglia inizia nel 2016. E’ terminato nei giorni scorsi.

Il 30enne (A.R.) è indagato insieme ad altri tre (D.A. classe 1999; D.C. classe 1993 e V.C. classe 1998) perché presunti responsabili di ripetuto spaccio aggravato di sostanza stupefacente del tipo eroina a una ragazza minore di età.

Il fidanzato è stato denunciato anche per concorso in   furto ed uso indebito di carte bancomat e un complice (A.D) per concorso in furto.

L’inferno della sedicenne comincia quando conosce questo giovane. La seduce, la lusinga, la conquista e poco dopo la invita a consumare droga: eroina. E gliela fa fumare. Trasformatala in una schiava della droga la obbliga a rubare a casa sua. La ragazza, completamente plagiata e dipendente dalla sostanza sottrae le carte bancomat dei genitori e comincia a fare piccoli ma frequenti prelievi tanto da arrivare alla somma di diecimila euro.

Ma quel denaro non serve solo per acquistare droga, il fidanzato infatti ad insaputa anche della sedicenne si appropria di quelle carte e le utilizza per esigenze personali.

L’amico, quello denunciato per concorso in furto, invece per circa tre mesi, costringe la ragazzina a sottrarre da casa diversi preziosi (collane, bracciali, orologi ecc…) per poi venderli ad un “Compro oro” dove la polizia ha ritrovato tutti gli oggetti che erano stati trafugati.

Un incubo ora è finito: i quattro dovranno rispondere all’Autorità giudiziaria di quanto commesso. Un altro incubo si spera finisca quando la sedicenne sarà libera di riappropriarsi della sua vita senza alcuna dipendenza. I genitori, infatti, l’hanno portata in una Comunità di recupero e lì lei sta occupandosi finalmente solo di se stessa.

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