Campobasso

Torna il circo e con lui le affissioni abusive. Cretella denuncia tutto alla Municipale: “Comune indifferente”

Con l'arrivo del circo Royal la città di Campobasso è stata tappezzata di manifesti pubblicitari anche vicino alle scuole. Il consigliere Cretella ha denunciato l'affissione abusiva alla Polizia municipale e puntato il dito contro il Comune: "Potremmo evitarlo con un regolamento più stringente ma da quattro anni è fermo in Commissione".

Impossibile non accorgersi dell’arrivo del circo in città: vetrine di negozi chiusi, muri e persino alberi sono il tabellone ‘a scrocco’ per il Royal che propone il suo spettacolo, come di consueto, nell’area di Selvapiana.

Contro “il far west delle affissioni abusive” il consigliere comunale Simone Cretella (M5S)  ha fatto sapere di aver già denunciato alla Polizia Municipale alcune affissioni non autorizzate che ha avuto modo di notare vicino alla scuola Jovine. E che sono solamente una parte degli abusi commessi dai circensi. Del resto per loro le massicce campagne pubblicitarie sono una consuetudine: solitamente pagano una piccola tassa nei Comuni in cui si esibiscono e poi tappezzano le città distribuendo anche il materiale per strada e ai semafori.

circo

“Il tutto – fa notare Cretella – con la certezza di farla franca grazie ai tempi quinquennali previsti per il recupero dell’evasione, che danno la possibilità ai circensi di non pagare nulla, scomparire sotto il profilo giuridico per poi ripresentarsi alle amministrazioni dopo qualche anno perfettamente ‘ripuliti’ sotto altro nome o ragione sociale”.

Una soluzione, però, ci sarebbe: un regolamento comunale più severo e stringente che preveda la rigorosa applicazione di tutte le normative per non incorrere nel divieto di stazionamento dei tendoni da circo.

“Da quattro anni – ha ricordato sempre il consigliere comunale di minoranza – questo regolamento è fermo in commissione. E mentre in altre realtà italiane cresce il rigetto verso questo tipo di spettacolo che mette al centro la violenza e la sopraffazione, tanto da spingere diversi dirigenti scolastici, dato il valore altamente diseducativo degli spettacoli, a rifiutare ogni forma di promozione nei pressi delle scuole, a Campobasso si continua a consentire ogni forma di pubblicità, addirittura autorizzando il posizionamento dei tabelloni pubblicitari proprio davanti le scuole elementari, come osservato, ad esempio, in via Berlinguer e via Sant’Antonio dei Lazzari; una palese dimostrazione della completa mancanza di volontà politica nel contrastare, con ogni mezzo utile, lo svolgimento di questi spettacoli tanto cruenti (soprattutto per ciò che avviene lontano dalla pista e dagli spettatori) quanto anacronistici e diseducativo”.

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