Antifascismo

Strage di Tavenna, una targa ricordo in onore delle vittime del nazifascismo

Una targa ricordo, e l’impegno di realizzare un monumento alla memoria dei caduti per rendere onore alle vittime innocenti della barbaria nazista, sono stati alcuni dei momenti più emozionanti del 75° anniversario del ricordo della strage di Tavenna dove vennero fucilati un civile e due carabinieri, uno dei quali riuscì miracolosamente a salvarsi fingendosi morto. “Sia gli Amministratori Locali che i familiari dei caduti hanno raccolto la sollecitazione dell’Anpi e del Generale della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise tesa, dopo 75 anni, alla realizzazione di un monumento su cui apporre la targa scoperta, in questa circostanza, e rendere il luogo fruibile per visite organizzate di studenti, movimenti e associazioni” dichiarano soddisfatti dall’Anpi Molise a margine dell’evento.

strage di tavenna

Alla cerimonia commemorativa, svoltasi sabato 13 ottobre in località Fonte Canaparo, luogo in cui avvenne la fucilazione dei Carabinieri Vincenzo Simone e Giovanni Iuliano e del civile Giuseppe Di Lena, hanno partecipato i Comuni di Tavenna e Colletorto, l’Arma dei Carabinieri presente all’evento con il Generale Carlo Cerrina, Comandante della Legione Abruzzo e Molise, con il Comandante Provinciale di Campobasso, Tenente Colonnello Emanuele Gaeta, con il Tenente Edgard Pica della Compagnia di Termoli ( e con il Maresciallo Luogotenente Michele Carmine Tartaglia, Comandante della Stazione di Palata, con l’Associazione Regionale e Territoriale dei Carabinieri in Congedo presente con l’Ispettore Regionale Vincenzo Evangelista e con il Responsabile di Termoli Nicola Luberto, con l’Associazione “Idea Verde” di Colletorto presieduta dal professor Luigi Pizzuto autore di alcune pubblicazioni e rappresentazioni teatrali sull’evento, con i familiari delle vittime, Giuseppe Di Lena e Vincenzo Simone, e alla presenza di cittadini, di Autorità civili e religiose, e di rappresentanti di associazioni locali.

I tre ostaggi furono fucilati a seguito del ferimento di un soldato tedesco da parte di un falegname del luogo, accorso per difendere un vicino di casa. Questo il racconto di Michele Petraroia, vicepresidente dell’Anpi Molise: “Giuseppe Di Lena era un contadino di Tavenna, Vincenzo Simone era un carabiniere di Colletorto. Il carabiniere 18enne Giovanni Iuliano fu ferito gravemente ma riuscì a salvarsi perché i tedeschi erano convinti di averlo ucciso”. Un massacro dimenticato persino dai libri di storia che ora, grazie all’interessamento del comitato regionale del Molise dell’associazione nazionale partigiani d’Italia, torna  nuovamente nelle case dei molisani e degli italiani.

“Abbiamo ritenuto utile raccogliere la documentazione fotografica della manifestazione e trasmetterla all’Anpi Nazionale perché resti traccia, sia sul territorio sia a livello nazionale, di un eccidio efferato perpetrato contro civili inermi e nei confronti di due carabinieri che non lasciarono l’uniforme né passarono con i nazisti in quelle tormentate settimane successive all’8 settembre del 1943” continuano dall’associazione partigiani.

strage di tavenna

Un evento, un ricordo che arriva: “in una fase in cui un velo d’omertà induce il sistema mediatico a oscurare i richiami all’antifascismo e le manifestazioni culturali, gli eventi e le iniziative antifasciste, e in cui anche il servizio pubblico radiotelevisivo regionale ritiene di non seguire una commemorazione storica di questo spessore” denunciano dall’Anpi, e aggiungono: “siamo chiamati anche nelle piccole realtà a moltiplicare gli sforzi per tenere vivi gli insegnamenti di libertà che ci sono stati tramandati dal sacrificio delle migliaia di italiani che pagarono con la vita la loro opposizione al fascismo”.

 

 

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