Alcuni giorni fa la segnalazione: dalla collina dei Monti di Campobasso si stavano staccando dei massi. Era tarda serata. Sul posto sono immediatamente intervenuti il personale del Comune di Campobasso (proprietario dell’area) assieme ai vigili urbani e ai vigili del fuoco. Poi il ‘verdetto’: la via Matris di Campobasso, il bellissimo percorso pedonale che da viale del Castello porta fino al castello Monforte, è stata chiusa per garantire la sicurezza sia dei visitatori dell’antico maniero simbolo del capoluogo sia di coloro che utilizzano la strada per una passeggiata rilassante tra il verde degli alberi. Un paio di settimane fa la collina Monforte è stata pure ripulita dai volontari del Movimento 5 Stelle che nel bosco hanno trovato una mini discarica a cielo aperto.
Da quel giorno i cancelli sono sbarrati, come informa anche l’avviso affisso al primo ingresso dalla cooperativa Incima che ogni giorno si occupa di aprire e provvedere alla pulizia dell’area.
“E’ avvenuto cinque giorni fa, di notte. Stiamo cercando di capire assieme ai vigili del fuoco se si è trattato di un distaccamento dei massi oppure se è interessato il costone della collina Monforte“, dice a Primonumero l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Maio. “Poi vedremo quali interventi effettuare in base alle risultanze di un prossimo sopralluogo. Intanto l’area è stata chiusa ed interdetta al pubblico per motivi di sicurezza”.
Difficile che il cedimento sia stato causato dalla recente ondata di maltempo: cinque giorni fa Campobasso non era ancora interessata dal nubifragio di domenica sera e di lunedì. E’ invece più facilmente ipotizzabile che si tratti di un problema ‘vecchio’, causato dalla scarsa manutenzione dell’area soggetta ogni anno alle intemperie. Tanto è vero che tre anni fa si è verificato un episodio del genere. In attesa dei lavori necessari quasi sicuramente alla riapertura, la via Matris resta chiusa. E così tanti cittadini sono stati costretti a malincuore a rinunciare alla consueta passeggiata.
Intanto il Movimento 5 Stelle ha riacceso i riflettori sullo scempio delle antenne installate sul castello Monforte, sul quale c’è un progetto di valorizzazione del Comune e della Sovrintendenza.
“Quello che dovrebbe essere un vero e proprio gioiello da mostrare con orgoglio a quanti giungono in città – la denuncia di Simone Cretella – è diventato in realtà un edificio esclusivamente deputato a sostenere antenne, ripetitori, tralicci, nonché ferraglia di vario genere e chilometri di cavi che ne deturpano la bellezza e ne offendono l’importanza”. Oltre alle attrezzature dell’Aeronautica, alla quale “l’amministrazione ha rinnovato una concessione pluriennale, sono state appoggiati apparecchiature e cavi, molti dei quali probabilmente dimessi negli anni, installati in maniera posticcia, senza alcun rispetto del monumento e senza alcun criterio conservativo”.
Cretella dunque punta il dito sul Comune, proprietario del castello, e sulla Sovraintendenza ai beni paesaggistici ed architettonici. Il primo perchè “ha disatteso il regolamento comunale per le installazioni ed esercizio degli impianti di telecomunicazione”, oltre a non aver fornito nemmeno una risposta alle istanze di accesso agli atti presentate (e per questo il consigliere accusa pubblicamente l’assessora Chierchia). “Ancora più gravi le responsabilità della Sovraintendenza – insiste l’esponente di M5S – alla quale spetterebbe vigilare e valutare l’opportunità di ogni intervento sui monumenti storici che, nella nostra città, meriterebbero ben altre attenzioni e tutele”.
Oltre al degrado del castello, dunque, ora anche il rischio sicurezza della via Matris.
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