La statistica

Reati, Isernia fra le peggiori province italiane per estorsioni e usura. Tentati omicidi, +133% a Campobasso

Il Sole24Ore svela i dati sui reati denunciati alle forze dell’ordine: la provincia pentra fa segnare un aumento del 7 per cento e supera il capoluogo di regione dove salgono a dismisura i furti in casa

Per usura ed estorsione la provincia di Isernia è uno dei posti peggiore d’Italia. Lo attesta uno studio del Sole24Ore che ha messo insieme i dati del Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. In questa tipologia di reato la seconda provincia molisana è, rispettivamente, seconda e terza per reati denunciati ogni 100mila abitanti. In linea generale Isernia fa segnare più reati di Campobasso (83esimo e 93esimo posto) con alcuni dati allarmanti. Come quello dei tentati omicidi, in aumento del 133 per cento e dei furti in abitazione, aumentati di un terzo, nella provincia di Campobasso.

 

Nello specifico Campobasso è al 93esimo posto con 5979 totali e quindi 2678 ogni 100.000 abitanti con un aumento dell’1% rispetto al 2017. Il capoluogo di regione del Molise è 28esimo per omicidi volontari, tentati omicidi e infanticidi: se ne sono registrati infatti 7 con un aumento del 133% in un anno. Tuttavia è un dato che va interpretato: Campobasso non fa registrare omicidi volontari consumati ed è quindi nelle posizioni di coda di questa classifica e, allo stesso modo, non è stato registrato alcun infanticidio. È invece il dato dei tentati omicidi che fa veramente impressione: per la città capoluogo di regione, con un 17esimo posto sul totale di 106 province prese in esame e un aumento del 133% come detto.

 

La classifica dei furti vede invece Campobasso alla posizione numero 76 con 2790 casi denunciati e una diminuzione dell’1%. Provincia oltre la metà della classifica, invece, per quanto riguarda i furti con strappo con il 73esimo posto per effetto di 18 casi denunciati. Inoltre è al 76esimo posto per i furti con destrezza, per i quali sono stati denunciati 157 casi. Per quanto concerne i furti in abitazioni, sono stati 536 i casi denunciati alle forze dell’ordine che pongono Campobasso alla posizione numero 74 per una crescita vertiginosa che si attesta al 31%. Scende invece alla posizione 85 la provincia principale del Molise nella classifica dei furti in esercizi commerciali, con un calo del 19%. Campobasso è invece ventunesima, sebbene con un calo del 19%, per i furti di auto che sono stati 358.

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La maggiore provincia molisana si posiziona al 42esimo posto invece per altri delitti, in questo caso con un calo del 7%. Le rapine sono state invece 33, in aumento del 10%, ma in questo caso Campobasso è solo 90a su 106 province analizzate. Il capoluogo molisano si piazza in 69esima posizione per le estorsioni che scendono del 31% e sono state 24. È invece l’usura, sebbene con appena due casi, a portare Campobasso fra i primi posti di questa spiacevole classifica e per l’esattezza al numero 12, anche se si registra un calo del 33%.

Anche nella classifica delle associazioni a delinquere purtroppo il capoluogo della provincia più grande del Molise è ai primi posti, con precisione al numero 15, ma con appena quattro casi denunciati.

Infine non è stata denunciata alcuna associazione di stampo mafioso mentre il riciclaggio e impiego di denaro pongono Campobasso al piazzamento numero 43 con 5 casi denunciati alla forza pubblica. Per le truffe e frodi informatiche Campobasso è 29esima con 645 episodi e un calo del 7%.

 

Passando all’altro versante molisano, Isernia supera Campobasso per numero di reati denunciati nel 2018 secondo questa statistica che si riferisce ai delitti emersi, cioè quelli per i quali ci sono state segnalazioni alle forze dell’ordine e chiaramente non comprendono fenomeni di microcriminalità e quindi di reati mai denunciati.

 

Sta di fatto che per il 2018 la provincia pentra registra 2411 reati denunciati, quindi una crescita del 7%. Isernia supera di ben 10 posizioni in questa classifica negativa Campobasso. Il capoluogo pentro è addirittura 21esimo nella graduatoria che riguarda omicidi volontari, tentati omicidi e infanticidi, per effetto di tre casi di tentato omicidio denunciati, che portano a un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

La buona notizia è che gli omicidi volontari consumati non ci sono stati e quindi in questa classifica Isernia è agli ultimissimi posti, idem per quanto riguarda gli infanticidi. Come per Campobasso, sono i tentati omicidi a portare  fra le prime posizioni della graduatoria la seconda provincia molisana. Con tre casi denunciati, l’aumento è addirittura del 200% e pone Isernia al nono posto nazionale.

 

Per fortuna l’area pentra è in coda anche alla classifica dei furti, visto che i casi denunciati sono stati appena 584 con un calo del 12%, quindi posto numero 103 su 106 province prese in esame. Molto più in alto invece nella classifica degli altri delitti che vede Isernia al ventesimo posto con 315 episodi denunciati alle forze dell’ordine e un aumento addirittura di un terzo. Appena due casi di furti con strappo, mentre è 90a con 29 reati per i furti con destrezza, 92esima con 145 denunce per i furti nelle abitazioni, mentre nei furti nei negozi posizione numero 94 con 51 casi denunciati. Infine i furti d’auto che vedono il capoluogo isernino alla posizione 97 con 18 casi e una diminuzione del 22%.

 

Alla voce rapine Isernia è 75esima con 15 reati e un +15%. Uno dei dati più allarmanti è sicuramente quello delle estorsioni che vede Isernia addirittura sul podio, al terzo posto, dietro soltanto ad Asti e Foggia. Sono 24 i reati denunciati che si pongono al 28,2% nella classifica ogni 100.000 abitanti. Peggio ancora per usura, sebbene con appena due casi che trascinano Isernia alla seconda piazza, dopo Parma.

 

Per quanto concerne l’associazione a delinquere un solo caso fa sì che Isernia sia alla posizione numero 36, mentre non ci sono reati per associazione di stampo mafioso. Il riciclaggio e impiego di denaro fanno segnare una sola denuncia e quindi Isernia è 79esima, mentre la provincia più piccola della nostra regione risale molto in classifica per le truffe e le frodi informatiche, con il 17esimo posto per effetto di 272 casi e una crescita del 32%.

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