Anatra zoppa dopo le elezioni

Provincia, ecco la nuova assise: maggioranza al centrodestra, solo tre consiglieri al centrosinistra video

Il centrodestra conquista sette dei 10 seggi all'interno del consiglio provinciale di Campobasso: questo l'esito dell'elezione 'indiretta' che il 31 ottobre ha coinvolto solo gli amministratori. Tre gli eletti per 'Cives'', la formazione del centrosinistra. Simona Contucci, Orazio Civetta e Alessandro Amoroso i più votati. Buona l'affluenza: alle urne quasi il 79% degli aventi diritto.

Dopo aver riconquistato il governo della Regione Molise lo scorso aprile, il centrodestra mette la bandierina anche sulla Provincia di Campobasso: 7 gli eletti nel nuovo consiglio di via Roma, sei della lista ‘Insieme per la provincia’, voluta dal presidente Donato Toma e ‘allestita’ assieme alle forze della sua coalizione, uno di ‘Provincia Amica’, formazione che fa riferimento all’ex capo della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, all’ex governatore Michele Iorio e al consigliere regionale Quintino Pallante.

Solo tre seggi per il centrosinistra che ha schierato ‘Cives – Provincia Democratica’, la compagine realizzata con la ‘regia’ dell’attuale presidente Pd Antonio Battista. 

elezioni provinciali Campobasso

Quella di Campobasso è stata una delle 61 province italiane impegnate il 31 ottobre ad eleggere la nuova assise composta da dieci consiglieri. Non sono stati i cittadini comuni a sceglierli, bensì gli amministratori degli 83 comuni della Provincia (ad eccezione di Colletorto, che è commissariato): elezioni di secondo livello, insomma, come previsto dalla riforma Delrio che alle Province ha tolto i finanziamenti, ma lasciando loro le competenze in materia di viabilità, edilizia scolastica e ambiente.

Urne allestite nella Sala della Costituzione di via Milano a Campobasso dove ieri c’è stato un via vai di esponenti della politica locale.

Buona l’affluenza: alle 20, quando si è chiuso il voto, si era recato al seggio il 78,95% degli aventi diritto. Subito dopo è iniziato lo scrutinio delle schede.

Antonio Battista vota

Questi i consiglieri eletti per la lista ‘Insieme per la provincia’: Simona Contucci, consigliera comunale a Montenero di Bisaccia e campionessa di preferenze (10852); Orazio Civetta, sindaco di Ripabottoni (7374); Alessandro Amoroso, primo cittadino di Petrella (5960); Michele Marone, consigliere comunale di Termoli (5052); Maria Cristina Spina, consigliera comunale a Bojano (4808); Angelo Del Gesso, consigliere comunale a Palata (3441). 

Invece ‘Cives – Provincia Democratica’ ha eletto Antonio Giuditta, consigliere comunale di Termoli (4816); Giuseppe Aristotile, assessore al Comune di Guglionesi (4344); Peppe D’Elia, consigliere comunale a Campobasso e consigliere provinciale uscente (4873). 

Infine, Simona Valente, sindaco di Campochiaro e moglie di Antonio Carlone (ex primo cittadino ed ex consigliere provinciale, scomparso prematuramente), con 3209 preferenze è l’unica eletta della lista ‘Provincia Amica’.

Sono stati ufficializzati questa mattina, 1 novembre, quando si è svolta la proclamazione degli eletti nella sala della giunta di palazzo Magno.

Pilone Cancellario De Matteis

L’elezione ‘indiretta’ ha riservato pure qualche sorpresa. Non ce l’ha fatta ad essere rieletta invece Marialaura Cancellario, nè ad entrare nell’assise di via Roma alcuni dei favoriti come Alessandro Pascale, Gigino D’Angelo e Giovanna Viola (quest’ultima fuori dall’assise per un solo voto). 

Il centrodestra batte insomma il centrosinistra e conferma il nuovo ‘corso’. Le elezioni provinciali erano seguite da politici e addetti ai lavori soprattutto per questo: capire che aria tira sei mesi dopo il voto per la Regione e a sette mesi di distanza dalle Amministrative di maggio che si svolgeranno nel capoluogo molisano e a Termoli.

Nonostante sia stato rinnovato il consiglio provinciale, invece resta in carica per altri due anni il presidente Antonio Battista, sindaco del Comune di Campobasso. Ma con una maggioranza di centrodestra e l’effetto ‘anatra zoppa’ (come si dice in gergo) avrà vita dura in via Roma. E se a maggio non dovesse essere rieletto, decadrà. Un destino che toccherà pure ai consiglieri.

 

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