Campobasso

Criminalità organizzata e traffico di droga, all’alba maxi blitz dei carabinieri e 22 arresti fotogallery

La Procura di Campobasso sta coordinando un’importante attività di repressione relativa allo spaccio di droga su tutto il territorio provinciale. Sarebbero infatti diverse le ordinanza di custodia che i carabinieri stanno eseguendo in queste ore e i  reati sono tra quelli più pesanti contemplati nel codice penale: associazione a delinquere finalizzata alla produzione, al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti

I carabinieri del comando provinciale di Campobasso in collaborazione con i colleghi di altre stazioni e Compagnie stanno eseguendo 22 ordinanze a carico di diverse persone colpevoli di associazione a delinquere finalizzata alla produzione, al traffico e alla detenzioni di sostanze stupefacenti.

Le immagini scattate sono di pochi minuti fa, quando qualche ora prima dell’alba è partita la maxi operazione  che interessa non soltanto coloro che erano i riferimenti dello spaccio della città di Campobasso ma un po’ tutto il territorio regionale. L’inchiesta arriva fino in Puglia dove c’era la “base” del sodalizio criminale. 

CC arresto

I numeri dunque per ora parlano di 22 provvedimenti cautelari, emessi dal Gip del Tribunale di Campobasso su proposta della Distrettuale antimafia.

Un blitz  che arriva a poche ore da un altro intervento, di prevenzione, che è quello che si è tenuto nell’aula magna dell’Unimol al cospetto di 450 studenti rispetto ai quali la procura di Campobasso e l’ordine degli avvocati hanno voluto impostare un discorso di prevenzione in merito all’uso di sostanze stupefacenti  puntando sulla conoscenza dei rischi e dei pericolo.

Oggi tocca alla repressione. Perché l’offerta di droga in Molise continua ad esserci e ad essere paurosamente variegata.

Ventidue persone tra volti vecchi e nuovi che a vario titolo sono accusati del reato di “associazione”. Il fine: traffico illecito di sostanze stupefacenti con tanto di produzione.

Le indagini sono state condotte fino a un paio di mesi fa quando il fascicolo è arrivato sul tavolo del Gip per la ratifica definitiva relativa all’approvazione degli arresti.

Gli inquirenti si sono avvalsi di metodi d’indagini tradizionali ma anche di recenti e sofisticate strumentazioni che avrebbero consentito di inchiodare le persone finite nel registro degli indagati.

L’approfondimento di quanto sta accadendo sul territorio provinciale in questo momento sarà  divulgato in una conferenza stampa organizzata alle 10 e 30 di oggi presso il comando provinciale dei carabinieri.

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