Campobasso

Bar e parco di via XXIV Maggio affidato a Lupicino, il Comune ci ripensa: “Non ha i requisiti”

Dopo l'altolà della Questura e dopo le verifiche alla documentazione presentata, la commissione giudicatrice del Comune di Campobasso ha deciso di estromettere Lupicino dopo aver rilevato che la sua ditta "non è in possesso dei requisiti per poter ottenere l'affidamento del parco di via XXIV Maggio". Era stato l'unico a presentare l'offerta per gestire l'area.

Manolo Lupicino non potrà aprire il bar né gestire il Parco della memoria. C’è un colpo di scena nella procedura di affidamento dell’area gioco di via XXIV Maggio, rimasta senza un gestore dopo l’addio del proprietario del chioschetto: aveva trovato poco conveniente prendersi cura del verde e dei giochi. Alcuni di questi necessitano di manutenzione.

Questa estate il parco è rimasto chiuso per alcune settimane. Poi la svolta: il Comune di Campobasso ha affidato ad un proprio operatore il compito di aprire e chiudere i cancelli dell’area. Al tempo stesso ha indetto un bando per avviare un nuovo ‘corso’ non potendo lasciare il quartiere Cep e in modo particolare i suoi bambini senza uno spazio in cui poter giocare.

Lo scorso 4 settembre l’apertura delle buste. Sul tavolo l’unica offerta presentata: era quella della ditta di Manolo Lupicino. A lui il Comune ha deciso di aggiudicare  in via provvisoria la gestione. Poi l’improvviso dietrofront. Tutto infatti è cambiato nel giro di una decina di giorni, dopo che il 25 settembre la commissione competente per il bando ha esaminato tutta la documentazione richiesta alla ditta e le verifiche sul possesso dei requisiti di partecipazione alla gara e per la gestione di un servizio pubblico come il parco comunale e del piccolo chiosco bar annesso allo stesso parco.

Nel frattempo, anche la Questura aveva voluto capire di più sulla vicenda e per questo aveva svolto dei controlli incrociati. Che probabilmente avranno avuto il loro peso nell’esito della vicenda. 

E’ a questo punto che è arrivato il colpo di scena: la commissione giudicatrice ha deciso di estromettere Lupicino dopo aver rilevato che la sua ditta “non è in possesso dei requisiti per poter ottenere l’affidamento del Parco della memoria di via XXIV Maggio con annesso il punto di ristoro bar”, come si legge nella determina dirigenziale pubblicata lo scorso 28 settembre sul sito del Comune. Pertanto “è stato stabilito di non procedere all’aggiudicazione della gara nei confronti della ditta di Manolo Lupicino e di annullare l’aggiudicazione provvisoria”. Al commerciante è stata restituita anche la somma di 500 euro che era stata versata a titolo di cauzione.

Tutto da rifare dunque: il Parco della memoria e il piccolo bar vicino dovranno trovare un altro ‘pretendente’.

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