Fantapoesie

Al Supermercato

In alcuni giorni l’esistenza somiglia ad un’attività commerciale, caotica ma nello stesso tempo ordinata e minuziosa. Quando ci sentiamo smarriti, entriamo al supermercato e compriamo al comparto gastronomia le nostre passioni genuine, un 2 kg dovrebbero bastare.

Andiamo in pescheria per fiocinare amore fino ad esaurimento scorte, insieme arpioniamo semplicità e umiltà che nel carrello non devono mai mancare.

Ci rechiamo al reparto macelleria per scegliere onestà e trasparenza, ne prendiamo 4 kg, sufficiente per esibire il nostro biglietto da visita agli altri.

Spostandoci al banco ortofrutta selezioniamo scrupolosamente 4 kg di coerenza e altruismo, perchè restare se stessi e aiutare chi sta peggio di noi deve essere concepito come un dovere da compiere.

Proseguiamo la spesa ai prodotti alimentari, qui ci procuriamo 2 kg di autoironia, in quanto è meglio prendere in giro i propri difetti che vantarsi dei pregi.

Arriviamo all’uscita, non prima di aver prelevato dai surgelati mezzo chilo di bugia, invidia, il non rispetto per il pensiero dell’altro, arroganza e vanità, per ricordarci che siamo dei peccatori incalliti.

Dopo aver rispettato la fila, mostriamo la fidelity card del nostro cuore, e corriamo a consumare la vita, tenendo ben presente che questo supermercato è in ognuno di noi.

 

(…tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, volando con la fantasia, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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