Termoli

Un prete nel cimitero allagato: “Dovremmo imparare a camminare sulle acque…”

“Stamani per la prima volta ho assistito al passare nel lago d’acqua di una signora anziana (mia madre) per andar a far visita al caro marito(mio padre). A sentir gli operai son sette anni che l’ingresso laterale del cimitero, a destra della cappella, si allaga, colpa della mancanza di scarico…”: inizia così la breve lettera inviata da un sacerdote di Termoli relativa al disagio, più volte segnalato, del cimitero di Foce dell’Angelo che spessissimo si allaga e crea problemi oltremodo seri per chi deve entrare a visitare i proprio cari defunti.

Scivoloni e inzaccheramenti sono solo alcuni dei rischi che il fiume di acqua che si crea causa. Il nostro prete, andando avanti, propone due possibili alternative. Una è questa: “Chi di dovere intervenga sulla manutenzione dell’ordinario, prima di pensare a fare dei super tunnel”. L’altra è forse più difficile ma sicuramente meno costosa: “Noi preti dovremmo insegnare a camminare sulle acque”. Un rimedio che affonda nelle Sacre Scritture, ma anche un miracolo altamente improbabile da realizzare. Non resta che caldeggiare per l’ennesima volta la soluzione di un vecchio problema, che sarebbe il caso di sistemare prima che terminino i lavori, appena appaltati, per il rifacimento, la sistemazione e l’ampliamento del cimitero comunale di Termoli.

L’appalto da 14 milioni e 498mila euro è stato aggiudicato all’unica proponente, l’associazione temporanea di imprese composta dalle ditte Cosvim società cooperativa, mandataria e Emel Italia, mandante.

L’Ati si è aggiudicata in “finanza di progetto” l’appalto per la concessione dei servizi cimiteriali, la progettazione e realizzazione dell’ampliamento del camposanto, lavoro considerato “di estrema necessità per Termoli”, viste le continue esumazioni di defunti decise dal Comune per far posto ai morti in aumento negli ultimi anni (circa 300 ogni 365 giorni), vista anche la popolazione maggiore rispetto a un tempo e sicuramente sempre più anziana. Nell’attesa dei nuovi loculi e della sistemazione complessiva dell’area, che fare? Serve un miracolo per risolvere il problema di uno scarico?

Più informazioni
commenta