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Le bugie di Aida mettono in imbarazzo la Lega: Mazzuto revoca l’incarico di coordinatrice provinciale alla consigliera Romagnuolo

Il coordinatore regionale della Lega Molise ha revocato l'incarico di segretaria provinciale ad Aida Romagnuolo: la decisione il giorno successivo alla polemica sulla foto della consigliera regionale in compagnia di Prodi a Mattinata che la stessa aveva cercato di giustificare con maldestre bugie.

Ufficialmente l’incarico di segretaria provinciale della Lega di Campobasso le è stato revocato perché è già consigliere regionale e capogruppo a Palazzo D’Aimmo. La verità, però, è un’altra: Aida Romagnuolo ha perso la poltrona perché le sue bugie hanno messo in imbarazzo tutto il partito.

Luigi Mazzuto, coordinatore regionale e assessore esterno nella giunta di centrodestra, ha fatto sapere con uno stringato comunicato ai giornali di aver avocato a sé il ruolo di coordinatore provinciale “in vista della nuova riorganizzazione sul territorio del partito salviniano”.

La decisione non è giunta nelle redazioni come un fulmine a ciel sereno: ieri, infatti, Aida Romagnuolo aveva postato una sua foto con Romano Prodi e la moglie Flavia sulla spiaggia di Mattinata scattata l’11 settembre, giorno in cui il Consiglio regionale del Molise approvava, in sua assenza, la prima legge sull’obbligo vaccinale.

Quello scatto – che aveva causato una valanga di post offensivi contro il fondatore dell’Ulivo – era sparito qualche ora dopo la pubblicazione. La consigliera Romagnuolo, interpellata da Primonumero, aveva ripiegato su un bel po’ di balle (“ero in ospedale”, “è una vecchia foto”, “è dell’anno scorso”, “non l’ho postata io”) smentite dai fatti: Prodi – e anche lei – si erano effettivamente incontrati sul Gargano come testimoniato da Foggia Today, un altro sito di informazione online che ha intervistato il due volte presidente del Consiglio a Mattinata l’11 settembre. Aida era lì non certo per impegni istituzionali, ma in vacanza. E non ha resistito a far vedere al mondo intero che lo aveva salutato.

aida e prodi

La coincidenza temporale dell’episodio con la revoca decisa da Mazzuto è quantomeno sospetta. L’assessore, interpellato da Primonumero per ulteriori chiarimenti, si è limitato a dire: “C’è un comunicato attenetevi a quello, ora sono in riunione”. Inutile insistere, anche dopo la riunione l’assessore ci ha risposto di non voler dichiarare nulla in merito a questa vicenda “il motivo è quello che ho scritto nel comunicato”.

Ne prendiamo atto: evidentemente nella Lega la verità non è un valore dirimente. 

Consiglio regionale Molise

A confermare i sospetti che la Romagnuolo abbia perso l’incarico per la foto e le bugie ci ha pensato l’altra consigliera regionale eletta nella Lega, Mena Calenda: “Non amo giudicare e non mi nascondo dietro un dito ma certi atteggiamenti per chi, come noi, ricoprono incarichi istituzionali e hanno ruoli nei partiti, sono fuori luogo. Un conto è la correttezza istituzionale (anche io ho una foto con Emma Bonino su facebook scattata quando ero assessore a Isernia) un conto gli scivoloni che vanno assolutamente evitati. Mi auguro che questo intervento di Mazzuto sulla Romagnuolo possa servire a fare chiarezza per il futuro e mi auguro pure che la mia collega capisca che ha commesso una leggerezza. Finire sul vostro giornale per quelle giustificazioni fasulle ci ha fatto vergognare tutti. Rappresento la Lega e mi sento chiamata in causa se un altro rappresentante del mio partito incappa in una defaillance come questa”.

L’episodio della foto con Prodi comunque sarebbe solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Aida Romagnuolo – e lo confermano leghisti come lei – ha agito troppo spesso in modo autoreferenziale nel partito “convocando riunioni in concomitanza di altri eventi pubblici della stessa Lega o nominando coordinatori senza condividere la scelta con gli altri rappresentanti”.

 

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