Pericoli in rete

“Ho i video in cui ti masturbi, paga o li vedranno tutti”. Girano mail ricatto come in Black Mirror. Ma è una truffa

I messaggi di posta elettronica chiedono soldi in bitcoin, ma basta ignorarle. Fra le vittime utenti della casella Alice

Una mail che può trasformarsi in un incubo. “Ho scoperto i video in cui ti masturbi. Se non paghi il riscatto lo invio ai tuoi contatti”. È l’ennesimo tentativo di truffa che gira in rete e che ricalca pari pari il tema di una puntata della fortunata serie televisiva “Black Mirror”, incentrata su come le nuove tecnologie stanno influendo negativamente sulle nostre vite. Ma per fortuna il ricatto non è reale e le vittime possono semplicemente ignorare la mail.

Lo schema è più o meno sempre lo stesso. Mail o pagine internet che annunciano di aver hackerato il profilo o il computer stesso della persona che è finita nel mirino. Si va dai semplici tentativi di phishing, cioè appunto mail truffa che chiedono di versare denaro, fino ai più pericolosi virus che invece infettano il pc e ne mettono a rischio il contenuto.

Queste mail segnalate da una persona molisana rientrano nel primo caso e sono pressoché innocue, ma occorre fare attenzione a non cascarci. Perché una delle particolarità è che arrivano dallo stesso indirizzo di posta elettronica del destinatario. “Abbiamo installato un trojan di accesso remoto sul tuo dispositivo” scrive il pirata del web che si nasconde dietro il messaggio. Un trojan sarebbe una sorta di cavallo di troia, cioè un qualcosa di apparentemente innocuo che invece diventa letale per il dispositivo.

“Per il momento il tuo account è hackerato (vedi, ora ho accesso ai tuoi account)” prosegue il testo. È qui che probabilmente qualche ignaro utente internet potrebbe davvero credere di essere vittima di un hackeraggio. La tentata truffa diventa poi scabrosa. “Ho scaricato tutte le informazioni riservate dal tuo sistema e ho anche molte prove. La cosa più interessante che ho scoperto sono i video in cui tu masturbi” (l’errore di scrittura è riportato fedelmente).

È chiaro che il tentativo di truffa gioca proprio su questo. Esattamente come nella terza puntata della terza stagione di Black Mirror, dal titolo “Zitto e balla”, il protagonista riceve una mail in cui il mittente dice di aver registrato un filmato dalla telecamera anteriore del suo pc, riprendendolo durante la masturbazione di fronte a un video porno. “Dopo l’installazione (del trojan, ndr) la tua camera frontale ti filma ogni volta che tu masturbi, in più il software è sincronizzato con video che tu scegli”.

Come si può leggere con attenzione, la mail presenta delle imprecisioni in italiano, un chiaro segnale che si tratta di una truffa. L’obiettivo è far cadere nella rete i meno esperti di internet e dei suoi pericoli per racimolare soldi. “Se tu vuoi che io cancelli tutti i dati raccolti, devi trasferirmi 300 dollari in Bitcoin (criptovaluta)”.

Come detto non è il primo caso del genere e le autorità invitano a non pagare e a segnalare i tentativi di truffa. Secondo l’esperto di computer e di virus via internet Diego Crema di Termoli “normalmente Gmail mette subito in spam queste mail. Il problema dell’utente è il gestore della posta Alice che non ha un buon servizio anti spam”.

Così chi ha una casella di posta Alice si ritrova quel messaggio come fosse una normale mail. Che proprio normale non è, tanto da essere simile a una serie tv estremamente cruda ma significativa. Se sia stata la realtà a ispirare la serie di fantasia o il contrario, non è dato sapere. Un fatto è certo: due anni fa un’azienda cinese fu costretta a ritirare le sue webcam dal mercato dopo aver scoperto delle falle nel sistema di sicurezza che permettevano agli hacker di entrare nei dispositivi dei clienti.

Intanto i tentativi di truffa online si stanno moltiplicando a macchia d’olio in tutta Italia. La polizia invita gli utenti a mantenere la calma e a non pagare alcun riscatto, invitando a cambiare le password e a non utilizzare sempre le stesse.

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