Campobasso

Dal ‘battesimo’ con la neve record all’emergenza terremoto: “Due anni intensi e gratificanti”. La comandante dei vigili del fuoco lascia il Molise

Il commosso saluto della comandante provinciale Cristina D'Angelo e il bilancio degli ultimi due anni alla guida dei Vigili del fuoco.

Neve, incendi, terremoto: le emergenze affrontate in questi due anni dai vigili del fuoco possono essere sintetizzate con tre parole.

La comandante Cristina D’Angelo, che da oggi lascia la guida del comando provinciale di Campobasso per passare al prestigioso incarico di dirigente del servizio ispettivo nazionale a Roma, ha voluto salutare – non senza un po’ di commozione – il Molise, ma soprattutto tracciare un bilancio del periodo trascorso nel capoluogo.

Periodo segnato certamente dal sisma del 14 e del 16 agosto scorsi che hanno visto i pompieri impegnati in 2223 interventi per verificare, prevalentemente, l’agibilità di case, scuole e edifici pubblici. Ma anche da un corretto monitoraggio delle reti idriche comunali per escludere il rischio, “ed è capitato durante qualche operazione di spegnimento, che gli idranti non siano perfettamente funzionanti costringendoci a tornare indietro per ricaricare le autobotti mentre si sta cercando di domare le fiamme”.

 

Sotto la D’Angelo, prima donna al vertice del Comando provinciale di Campobasso, nuovi servizi sono stati attivati e introdotte specializzazioni importanti come l’istituzione della sezione campobassana del Niat che si occupa di attività d’indagine investigativa “e che grazie a particolari attrezzature in nostra dotazione ci permette di dire con esattezza se un incendio è di matrice dolosa oppure non lo è”.

Questo nucleo nei due anni appena trascorsi ha più volte supportato le indagini della Procura quando polizia o carabinieri avevano necessità di un parere tecnico da parte di chi, col fuoco, ha inevitabilmente più confidenza di loro.

Tra i ricordi della comandante anche gli incendi dell’estate 2017 a Termoli, Campomarino e Guglionesi e la neve record di gennaio e febbraio (2017) che è stata un po’ il suo “battesimo” visto che era al vertice dei vigili del fuoco da appena un mese.

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Se il 2018 supererà, come è facilmente prevedibile, il numero di interventi complessivi rispetto al 2017 (“al 15 settembre siamo già a quota 4948 a fronte dei 5286 dell’anno precedente”) non sarà tutta colpa dei terremoto. Molte delle chiamate alla centrale operativa sono legate anche alle attività di sicurezza. I pompieri, infatti, gestiscono masse indicando vie di fuga e di emergenza negli eventi – tipo i concerti – che radunano migliaia di persone. Ma i servizi di vigilanza sono stati potenziati anche per la stretta anti terrorismo.

C’è, infine, tutta una serie di attività che fanno da collante coi cittadini: l’apertura dello sportello informativo per la prevenzione degli incendi a Termoli ne è un esempio. La convenzione con l’Arpa per il monitoraggio del lago artificiale di Guardialfiera, ma anche il servizio di vigilanza e salvataggio sulle spiagge libere di Petacciato, Montenero di Bisaccia, Termoli e Campomarino, o il nuovo sportello front office al Comando di Campobasso. O, ancora, la brochure sulla sicurezza in casa le cui illustrazioni saranno affidate ai liceali dell’artistico Jacovitti sempre a Termoli.

Insomma i fronti sui quali agiscono i vigili del fuoco sono molti. Ora il testimone passa nelle mani del direttore regionale Gaetano Vallefuoco, in attesa della nuova nomina del comandante che sarà disposta, molto probabilmente, a gennaio del 2019.

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