Termoli

Assalto col taglierino e maschera alla Bper per 3mila euro. Si segue pista pugliese

Rapina col taglierino in Corso Fratelli Brigida: un uomo entra e minaccia la cassiera e i 5 clienti presenti, salta la cassa e si impossessa di circa 3mila euro, quindi fugge con un complice entrato subito dopo. Caccia all'uomo

Due persone con un taglierino hanno assaltato la banca Popolare dell’Emilia Romagna su Corso Fratelli Brigida questa mattina 24 settembre. 

Erano da poco passate le 10.30 di questa mattina quando uno dei due uomini, con il volto travisato da una maschera di lattice che modifica i connotati e rende irriconoscibile capire i lineamenti, ha fatto irruzione all’interno del locale, minacciando la cassiera con un taglierino. 

L’uomo, che secondo le descrizioni è basso, non più alto di un metro e 65, e che camminava in modo bizzarro, come fosse accovacciato o nascondesse qualcosa sotto i vestiti, è entrato, ha fatto un balzo che gli ha permesso di trovarsi al di là della cassa e si è rivolto alla cassiera, minacciandola con un taglierino ed intimandole di star zitta. Ha afferrato una cassetta ed alcuni fogli che erano sulla scrivania e, dopo essere stato raggiunto dal complice che nel frattempo era entrato in banca, è scappato.

I due, fuggiti a gambe levate, si sarebbero successivamente diretti verso via Mulini a Vento, la stessa strada da cui erano stati visti uscire una decina di minuti prima, e poi verso Rio Vivo, dove sarebbero saliti su un’auto per allontanarsi in fretta con un bottino che, secondo le prime informazioni, si aggira attorno ai 3mila euro.

“Non uscite” ha intimato il rapinatore ai cinque o sei clienti presenti al momento all’interno della banca, in fila per eseguire varie operazioni, ma loro sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo del complice. “Un uomo più alto e con la pelle olivastra” come descritto dai testimoni, che avrebbe raggiunto l’autore materiale del reato dopo che questi si era impossessato della cassetta con i soldi.

“Erano due, uno più basso ed uno più alto, entrambi con accento pugliese, uno con la pelle più scura dell’altro – confermano alcune persone presenti all’esterno dell’esercizio durante la rapina – Il più basso aveva una maschera che sembrava come una seconda pelle, tanto che erano ben visibili i capelli ed indossava occhiali da sole modello Ray-Ban. Addosso aveva un giubbotto color sabbia che non lasciava intravedere in alcun modo le braccia”.

I due sono stati notati da alcune persone poco prima di compiere la rapina. “Camminavano sul lato opposto a quello della banca. Li abbiamo notati perché avevano un fare sospetto, come se stessero architettando qualcosa – raccontano alcuni passanti -. Uno di loro aveva già la maschera, l’altro aveva il volto coperto da qualcosa, era lontano e non siamo riusciti a vedere bene, ma pensavamo fosse uno scherzo tra amici. Appena ci siamo accorti del taglierino abbiamo chiamato la Polizia“. Quello più alto si sarebbe fermato su quel marciapiede, in trepidante attesa che il suo complice compiesse il gesto, prima di entrare per aiutarlo.

La caccia all’uomo è partita in città dopo l’intervento di Polizia e Carabinieri, arrivati sul posto rapidamente per ricostruire l’accaduto ed ascoltare i testimoni.

In banca, in pieno centro, sono stati momenti di terrore. I dipendenti, in evidente stato di shock, si sono riuniti all’esterno e hanno raccontato ai Carabinieri le modalità con cui i due ignoti hanno agito, versione confermata dai clienti fuggiti via in preda alla paura. Le indagini sono in corso. Gli agenti hanno controllato a tappeto la zona, in cerca di indizi utili e vaglieranno le immagini esterne ed interne del sistema di videosorveglianza.

Sicuramente la coppia era al corrente del fatto che proprio oggi mancava la guardia giurata, il vigilante. I due hanno avuto pertanto una strada agevolata. E non solo: pare che questa mattina nella Bper sia arrivata una telefonata anonima che sosteneva la presenza di un pacco bomba. Sul luogo infatti, attorno alle 9.30, c’era una volante della Polizia e la banca era chiusa al pubblico: “Ci sono dei problemi, saremo operativi tra una mezz’ora” hanno detto ai clienti fuori dall’istituto. Si stanno cercando elementi di collegamento fra gli episodi e non si esclude che gli autori della rapina abbiano cercato di creare caos prima di passare all’azione.

Intanto gli inquirenti sono al lavoro per trovare riscontri. La pista preferenziale è quella pugliese, viste le conferme sull’accento dell’uomo armato. Anche la via di fuga utilizzata, prima a piedi verso Rio vivo e verosimilmente poco dopo in direzione sud sulla statale 16, porta a pensare che i due possano arrivare dalla provincia di Foggia. La polizia, che ha preso in mano le indagini, cercherà riscontri anche dai filmati delle telecamere della filiale, oltre che da altre presenti in attività vicine o nei palazzi circostanti.

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