La paura

Verifiche post sisma: piccoli crolli e case lesionate nell’epicentro. Verifiche sul viadotto del Liscione: “Non ci sono criticità”

Riscontrati lievi danni ad alcuni cornicioni e ad alcune abitazioni disabitate e già compromesse, i cui tetti hanno in parte ceduto. Segnalate ai rispettivi comuni anche alcune crepe nei muri. In corso la verifica dei piloni della diga del Liscione con tecnici Anas e battelli dei Vigili del fuoco. Il Governatore: “Non c’è emergenza, ma allerta”

Per centinaia di molisani è stata una notte trascorsa in auto, con la paura addosso di nuove scosse. Lo sciame sismico c’è stato e perdura ancora, ma dopo il terremoto di magnitudo 4.6 che 2 minuti prima di mezzanotte ieri, 14 agosto, ha ridestato il terrore in tutto il Molise, le scosse sono state tutte più lievi.

 I comuni di Montecilfone, Palata e Acquaviva Collecroce i più monitorati. L’epicentro, come già accaduto lo scorso 25 aprile (sisma di 4.2) è stato qui. Verifiche sono andate avanti tutta la notte e stanno continuando. Vigili del Fuoco impegnati in una serie di controlli a Larino e Termoli, che hanno dato per fortuna esito negativo.

Le squadre del comando provinciale hanno monitorato il territorio raggiungendo tutti i paesi di competenza e stanno supportando il personale Anas per la verifica dei piloni della diga del Liscione. Con un battello pneumatico si sta procedendo a controllare la stabilità dei pilastri del viadotto che sovrasta il bacino artificiale di Guardialfiera, sorvegliato speciale in caso di terremoto.

E’ proprio la diga a fare più paura e il fatto che non sia mai stata collaudata da 47 anni a questa parte, cioè da quando è stata costruita, non contribuisce certo a rassicurare la popolazione. Per ora comunque non si sono registrate né lesioni né cedimenti. Le operazioni di verifica e controllo dei piloni del viadotto “Ponte Liscione” da parte dei tecnici dell’Anas coadiuvati da un equipaggio nautico dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Campobasso che con un’apposita imbarcazione hanno permesso l’ispezione da vicino delle strutture sono terminate poco dopo le 15 e 30. E dal controllo, secondo quanto indicato dai tecnici, non sono state evidenziate criticità.

La scossa di ieri sera è stata avvertita distintamente in diverse regioni del centro sud, Puglia e Campania comprese, e anche in Abruzzo. Ma i centri più colpiti sono stati Montecilfone e Palata. Qui, da una prima ricognizione, sono stati riscontrati lievi danni ad alcuni cornicioni e ad alcune abitazioni disabitate e già compromesse, i cui tetti hanno in parte ceduto. Segnalate ai rispettivi comuni anche alcune crepe nei muri. Due chiesette in parte diroccate sono crollate.

Ad Acquaviva Collecroce dopo un sopralluogo dei Vigili del Fuoco è stata chiusa via Lame per due abitazioni pericolanti ma disabitate: ad una è crollato un muro nella notte. “Molta paura ma nessun pericolo a persone” commenta il sindaco Francesco Troilo, “siamo a disposizione per ulteriori segnalazioni”.

Compromesso il sistema elettrico di Montecilfone: ieri dopo la scossa la corrente è andata via lasciando mezzo paese al buio durante la notte. I tecnici Enel sono stati al lavoro per questa emergenza e il problema è stato risolto attorno alle 10 di oggi.

Intanto il governatore del Molise Donato Toma rassicura: “Non ci sono situazioni di criticità anche se c’è stata tanta paura tra la gente”. La presidenza della Regione Molise è in contatto continuo con i tecnici della Protezione civile regionale e soprattutto di Molise Acque per quanto riguarda la diga del Liscione che, precisa il governatore, “è costantemente monitorata da sensori e anche in questo caso non si segnalano problemi”. Ancora in corso i controlli sui viadotti che attraversano l’invaso artificiale di Guardialfiera. “C’è uno stato di allerta – spiega  – ma non possiamo parlare fortunatamente di emergenza”.

A rendere più complicato il tutto è anche la situazione di maltempo che si registra oggi, giorno di ferragosto, annunciata da tempo degli esperti meteo e che da ieri coinvolge sia la costa che l’hinterland come la zona del capoluogo di regione. Proprio a Palata e Montecilfone, epicentro del terremoto, piogge abbondanti stanno rendendo più difficili le verifiche avviate dalla notte scorsa. Non si registrano invece danni a Termoli o Montenero di Bisaccia, mentre a Guglionesi, comune che dista pochi chilometri dall’epicentro, il problema principale riguarda il palazzo evacuato tempo fa in via Martiri d’Ungheria  che presenta una situazione critica per quanto riguarda la stabilità. Anche in questo caso sindaco e tecnici stanno tenendo sotto controllo la situazione sotto il coordinamento della Prefettura.

Intanto, dopo quanto accaduto, il primo cittadino di Palata Berchicci ribadisce un fermo no alla ipotesi di realizzazione del gasdotto con il serbatoio – previsto da un progetto che sta ottenendo man mano tutti i via libera – all’altezza del Sinarca. “La vulnerabilità sismica del territorio – spiega il sindaco – deve costituire il principale motivo di diniego al progetto del gasdotto. Il nostro territorio non può ospitare opere simili che potrebbero amplificare ulteriormente il fenomeno sismico”.

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