Termoli

Un termolese a Livorno: la mostra su Basso Ragni piace ai visitatori

‘Basso Ragni: un termolese a Livorno. Opere dal 1966 al 1978′ sta riscontrando un buon successo.

La mostra con le opere del macchiaiolo termolese “trapiantato” a Livorno desta interesse e curiosità sia tra gli autoctoni sia tra i turisti. La mostra è visitabile fino alla mezzanotte del 4 agosto al Palazzo vescovile (piazza Duomo) di Termoli.

mostra Basso Ragni

Un artista quasi dimenticato nel suo paese d’origine ma che ha ottenuto altrove una stimabile notorietà. Sul sito della galleria d’arte contemporanea di Firenze è possibile leggere quanto segue: ”Basso Ragni (Termoli, 1921 – Livorno, 1979). Si trasferì in giovane età a Livorno. Dopo la seconda guerra mondiale fu attivo come pittore e si mise in luce per le composizioni che investono diversi stralci della realtà. Il dinamismo dei suoi quadri è frutto di pennellate vibranti e massicce, che talvolta lasciano scoperti tratti di superficie.
La sua pittura si caratterizza per l’uso sapiente dei colori, dispensati da una pennellata che appare a prima vista imperiosa. Le immagini talvolta sono solo abbozzate, ma quello che più conta è il tenore della rappresentazione che mostra tratti velatamente drammatici, principalmente nella raffigurazione di soggetti come i mendicanti o gli accattoni, in cui il suo impressionismo cromatico si carica di un’espressione più marcatamente angosciosa”.

“Ho avuto modo di ammirare, in particolare, gli specchi d’acqua dipinti dal Ragni. Hanno luci ed ‘aria’ particolari che li rendono assolutamente riconoscibili e per l’autore sono quasi una sorta di carta d’identità – a parlare è Stefano Fioretti, dell’associazione che ha organizzato l’esposizione -. Ricorre poi spesso nelle opere una certa diffusione di macchie e chiazze di colore rosso, anche nella stessa acqua. Ciò fa pensare ad un significato preciso o a sensazioni specifiche, quasi un ‘sottobosco interiore’ trasferito in quelle tele così dinamiche e vibranti”.
Tra le tele in mostra a Palazzo Vescovile anche due autoritratti, “uno del 1958, più austero e che immortala una posa molto ‘importante’ e seria, l’altro, del 1967, nel quale Basso Ragni ha raffigurato se stesso in modo più spiritoso e con una espressione che ricorda quella di qualcuno sorpreso dall’obiettivo di un bravissimo fotografo. I due dipinti sembrano quasi una traccia di una parte del percorso dell’uomo e del pittore”, commenta ancora Fioretti.
Sono solo alcuni degli spunti di riflessione che le opere esposte offrono. “Lasciamo il resto al visitatore e alla sua interpretazione. Una cosa è certa: davanti ai quadri è impossibile non domandarsi almeno qualcosa, come ad esempio quali potessero essere i pensieri di quegli anziani a guardia della mandria di puledri”, concludono dall’associazione Andrea di Capua.

mostra Basso Ragni

L’esposizione sarà visitabile fino a sabato 4 agosto: l’associazione culturale “Andrea Di Capua duca di Termoli” ha dunque organizzato questo omaggio all’artista termolese permettendogli in qualche modo di fare gli onori di casa per la ricorrenza cittadina più importante dell’anno, la festa patronale di  San Basso.

L’evento è anche su facebook. Notizie e curiosità su Basso Ragni sul sito della Galleria d’arte contemporanea di Firenze.

 

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