Campobasso

Un orto senza zappe e pesticidi per rieducare ragazzi difficili

Rieducare e reinserire ragazzi sottoposti al procedimento di messa alla prova da parte dell'Ufficio di servizio sociale per i minorenni (collabora col Tribunale dei minori di Campobasso) attraverso la gestione di un orto sinergico: è l'iniziativa dell'associazione Primo volo che in via De Pretis ha fittato un terreno dove ci si prende cura di sé e degli altri attraverso l'orticoltura.

Aiutare ragazzi ‘difficili’ a reinserirsi nella società insegnando loro a prendersi cura di se stessi e degli altri attraverso la gestione di un orto.

E’ la singolare iniziativa dell’associazione senza scopo di lucro “Primo volo – specialisti nella relazione adulto/bambino”. La onlus campobassana, di cui fanno parte le psicologhe-psicoterapeute Angela Piscolla e Chiara Colangelo, ha preso in affitto un piccolo pezzo di terreno dalle parti di via De Pretis in cui è sorto un orto sinergico.

Si tratta di una particolare tecnica utilizzata in agricoltura dove non si usano zappe o pesticidi ma si interviene attraverso radici che danno nutrimento alla terra e piante che scacciano naturalmente via insetti e parassiti nocivi per l’orticoltura. L’altra particolarità dell’orto sinergico è che il terreno è completamente coperto di paglia, un po’ come nei boschi dove foglie e rametti secchi fanno da tappeto al suolo.

“La passione per la natura l’abbiamo sempre avuta – racconta a Primonumero la dottoressa Piscolla – poi l’incontro con l’architetto Marco Rateni è stato provvidenziale essendo lui un esperto di riqualificazione delle aree verdi”.

L’incontro con altre persone, tra cui Concetta Fornaro e la cantina Herero, insegnanti ma soprattutto tramite l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni (l’Ussm collabora col Tribunale dei minori di Campobasso) ha fatto il resto.

orto sinergico

Dal tribunale, infatti, giungeranno le segnalazioni per casi di ragazzi col passato turbolento da rieducare e reinserire mediante attività che promuovono abilità fisiche e pratiche, certo, ma anche di tipo relazionale e affettivo.

I minori potranno usufruire di colloqui di sostegno psicologico mentre saranno impegnati nell’orticoltura. E ai genitori verrà offerto un corso teorico/pratico per il sostegno alla genitorialità.

“Tutto al fine di migliorare la qualità della vita, allenandoli e preparandoli ad affrontare al meglio le difficoltà”.

Una specie di campus estivo permanente, insomma, che mette alla prova i ragazzi che hanno avuto problemi con la legge.

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