C’è chi non chiude occhio da due notti. “Riccia è sempre stata una comunità tranquilla e accogliente, non è mai successo niente di particolare, ma questo clima d’odio che sta crescendo ci preoccupa”. Riflessioni che arrivano dal centro del Fortore dopo un sabato notte di violenza, dove è stata quasi vissuta una sorta di revival del film ‘Arancia meccanica’ in un clima di festa come quello che contraddistingue il ‘Riccia folk festival’.
Se il 37enne geometra del Comune è ancora vivo, probabilmente è un miracolo. Due coltellate, una all’altezza della colonna vertebrale e l’altra sul fegato, non sono riuscite a raggiungere gli organi vitali. Soccorso dai vicini, è all’ospedale di Campobasso da ieri mattina. Oggi, 6 luglio, dal reparto di Chirurgia del Cardarelli in cui è ricoverato si delinea un quadro clinico non preoccupante e le sue condizioni di salute sono abbastanza buone.
Ma ci sono gli interrogativi su un gesto così feroce. Tutto sarebbe dovuto a “futili motivi”, come riferiscono gli investigatori. Perché l’aggressione e quelle violente coltellate dopo una banale lite? In paese c’è chi non ha dubbi: “Volevano ucciderlo”. Ed è questa l’ipotesi di reato che ha portato pure all’arresto da parte dei Carabinieri dei due ragazzi che hanno colpito il 37enne. Hanno 24 e 25 anni, pare che siano tossicodipendenti. Probabilmente uno dei due spaccia pure droga. Quando è stato arrestato, il più vecchio si è sentito male: è stato portato e ricoverato all’ospedale di Campobasso dove è piantonato dai militari. Gli stessi che hanno ricostruito quello che è successo durante una serata di festa, come il ‘Riccia Folk Festival’.
Pare che i due giovani avessero bevuto, probabilmente avevano pure consumato droga. Ad un certo punto, ‘incontrano’ il 37enne vicino allo stand delle birre. E qui una parola tira l’altra. Inizia la prima lite.
Alcuni testimoni sentono dire dal 24enne e dal 25enne frasi molto minacciose nei confronti del dipendente del Comune: “Ti veniamo a prendere, tanto sappiamo dove abiti”. Un proposito mantenuto poco dopo, quando il geometra sta per tornare a casa. Si accorge di essere stato seguito all’altezza del distributore di sigarette vicino la sua abitazione. Qui si consuma la ‘vendetta’. Viene aggredito e accoltellato dai due giovani, arrestati poco dopo dai Carabinieri intervenuti sul posto. Uno viene trovato nell’abitazione della nonna e l’altro al poliambulatorio di Riccia dove si era recato per farsi medicare la mano che si era ferito durante l’aggressione.
I militari trovano gli abiti sporchi di sangue e soprattutto l’arma utilizzata: un coltello di 17 centimetri e mezzo.
Devono rispondere di tentato omicidio in concorso e in queste ore il gip dovrebbe convalidare gli arresti.
(foto archivio)
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