Termoli

Aut Aut festival ospita il giornalista e blogger Massimo Mantellini

Penultima serata per l’Aut Aut festival questa sera, sabato 18 agosto, con ospite il giornalista e autore Massimo Mantellini che presenterà il suo libro ‘Bassa risoluzione’. Appuntamento a partire dalle ore 22 in piazza Duomo a Termoli.

Il grande successo dell’Aut Aut Festival prosegue dunque sulla scia della cultura e della valorizzazione dell’autorialità dopo aver ospitato sul palco di piazza Duomo Luca Bottura e Davide Bonacina ieri, 17 agosto, e a luglio Stefano Bartezzaghi, Federico Rampini e Serena Dandini.

Massimo Mantellini da oltre un decennio scrive di internet e di tecnologia sul web e sulla carta stampata, trattando in particolare i temi del diritto all’accesso, della tutela della privacy e della politica delle reti. Editorialista di Punto Informatico fin dalla sua nascita, nel 1996, collabora con L’Espresso. Dal 2001 cura un blog personale, Manteblog. Dal 2010 aggiorna anche un blog tecnologico per ilpost.it, testata web diretta da Luca Sofri. Ha mantenuto per anni rubriche di commento su mensili come Internet Magazine e Internet News ed ha scritto per molto tempo per Nòva 24, inserto tecnologico de Il Sole 24 Ore. Ha scritto La vista da qui (Minimum Fax, 2014).

Nel suo lavoro editoriale ‘Bassa risoluzione’ Mantellini indaga in particolare il mutamento apportato da Internet al nostro approccio con la profondità, le informazioni, le relazioni sociali, i mercati e la cultura. “Ascoltiamo musica in nuovi formati digitali, fotografiamo il mondo attraverso la piccola ottica dei nostri telefoni cellulari. Non leggiamo più i quotidiani, preferendo l’informazione casuale che rimbalza sui profili social dei nostri «amici». Però, prosegue l’autore, “abbiamo sposato le cucine Ikea e i graffiti di Banksy, nuovi manufatti a bassa risoluzione che riempiono oggi le nostre vite. Questo libro indaga le relazioni fra simili scelte di riduzione e i mutamenti della società connessa. Spesso attraverso simili opzioni si intravedono i segni di una nuova intelligenza, altre volte esse raccontano per sommi capi la nostra usuale superficialità. Nella bassa risoluzione tecnologica il tempo reale travolge l’archivio. Internet, luogo della documentalità, si trasforma nello spazio in cui ogni cosa sarà rapidamente dimenticata.

Dentro alla vastità dell’offerta digitale, tutto ci è sembrato a portata di mano. Proprio allora abbiamo deciso di rallentare, compiendo una scelta inattesa: la riduzione delle nostre aspettative. Capire questa scelta significa capire la contemporaneità”.

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