Terremoto: la diretta

Terremoto, la Regione conta i danni. Toma: “Chiederemo lo stato di emergenza” fotogallery

Sarà richiesto lo stato di emergenza per il terremoto che ha sconvolto il Molise: lo ha fatto sapere il presidente della Regione. Proseguono, intanto, le verifiche sul viadotto che potrebbe essere riaperto non appena i tecnici avranno escluso pericoli di cedimento strutturale del ponte Liscione. Nel frattempo le 11 famiglie evacuate dal palazzo di via Martiri d'Ungheria, a Guglionesi, chiedono tempi certi per l'abbattimento dello stabile dopo lo sgombero deciso dal sindaco. Mario Bellotti ha anche disposto l'apertura di un altro campo di accoglienza nel suo paese dopo l'allerta lanciata dalla commissione grandi rischi.

La Regione Molise è alle prese con una prima stima dei danni: la cifra del disastro non è stata ancora quantificata, ci sta pensando la Protezione civile a tenere i conti, ma quello che si sa già con certezza è che si tratta di parecchi milioni di euro. Tanto che il presidente Donato Toma si appresta a formalizzare la richiesta di stato di emergenza. “Non appena avremo un quadro più preciso inoltreremo l’istanza al governo” ha detto a Primonumero il governatore di ritorno da una giornata lunga tra Guglionesi, Termoli e la Bifernina.

“Domani alle 10 ci sarà un summit in Prefettura, a Campobasso, per fare il punto sullo stato delle verifiche in atto sulla diga del Liscione”. Il viadotto, chiuso da giovedì scorso, è il vero osservato speciale di questo sciame sismico.

“Gli ingegneri sono abbastanza ottimisti – ha detto ancora il presidente della Regione – ma devono ancora ultimare il monitoraggio e non sono da escludere imprevisti. Stanno lavorando senza sosta, non appena avremo l’esito dei controlli sui piloni del ponte e sulla strada prenderemo una decisione”.

VERIFICHE IN CORSO: IN LISTA ANCORA 300 INTERVENTI DEI VVF

Dall’inizio degli eventi sismici a questo pomeriggio di domenica 19 agosto (fino alle ore 18), il personale dei Vigili del fuoco delle due unità mobili di Campobasso ed Isernia, coadiuvato da funzionari tecnici e personale operativo giunti da altri comandi limitrofi, hanno effettuato interventi per un totale di 367 in 21 paesi.
Nel paese di Guglionesi sono stati effettuati 213 interventi di cui 183 verifiche, 5 per rimozione parti pericolanti e 25 di recupero beni ed altri ed è stato il paese che più ha impegnato le squadre dei funzionari tecnici e personale operativo dei Vigili del Fuoco. Seguono: Larino con un totale di 88 interventi di cui 87 verifiche e 1 rimozione parti pericolanti;  Montecilfone con un totale di 12 interventi di cui 4 verifiche e 8 rimozioni parti pericolanti; Palata con un totale di 6 interventi di cui 5 verifiche e 1 rimozione parti pericolanti e Termoli con un totale di 25 interventi di cui 22 verifiche, 1 rimozione parti pericolanti e 2 per recupero beni ed altro.

Sono in lista per essere effettuate oltre 300 verifiche.

PALAZZO A RISCHIO CROLLO, I RESIDENTI SGOMBERATI CHIEDONO TEMPI CERTI PER L’ABBATTIMENTO

Sono ore concitate e molto difficili per Guglionesi che oltre all’emergenza sismica sta vivendo un momento critico per il rischio del palazzo considerato pericolante in via Martiri d’Ungheria.  Ieri sera, sabato 18, il sindaco Mario Bellotti ha firmato le ordinanze di sgombero per 11 nuclei familiari per un totale di 40 persone. Si tratta dei cittadini che abitano nelle case comprese nel raggio di caduta eventuale dello stabile, alto 25 metri e di 5 piani. Secondo alcuni pareri tecnici lo stesso potrebbe crollare su uno dei due versanti. 

Tuttavia i residenti chiedono tempi certi per l’abbattimento altrimenti, dicono: “Noi non ce ne andiamo”. Così questa mattina è arrivato a Guglionesi il governatore del Molise Donato Toma, il quale ha ascoltato le lamentele che al momento sono sfociate in una vera e propria rissa verbale in Comune, dove è stato allestito un punto di informazione e assistenza costante alla popolazione.

“Non lasceremo casa fino a quando non avremo delle risposte certe sui tempi di demolizione dello stabile, che comunque finora non ha creato alcun tipo di problema malgrado si trovi in queste condizioni da almeno 15 anni” dicono i più agguerriti, che hanno affrontato a muso duro il sindaco e i tecnici del Comune per rappresentare il loro disagio.

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Il governatore ha ascoltato le ragioni degli inquilini di via Martiri d’Ungheria, via Firenze e via Jacobitti come quelle del sindaco Mario Bellotti che ha espresso serie preoccupazioni per l’attuale situazione dello stabile facendo presente che l‘ordinanza è il frutto di una valutazione presa esclusivamente nell’interesse dei cittadini. “Pur comprendendo il disagio è inevitabile – ha detto il sindaco – che ora si proceda con la temporanea evacuazione di quelle che possono essere le abitazioni più a rischio”.

Mattinata di trambusto e problemi dunque in Municipio: Toma ha rimandato tutto a martedì pomeriggio alle 15 e 30, quando tornerà a Guglionesi e incontrerà nuovamente i residenti nella sala consiliare per dare una prima risposta. Risposta che riguarda un ipotetico e auspicabile piano di abbattimento straordinario. Se il palazzo Vernucci potrà essere inserito direttamente da Roma nello stato di emergenza si potrebbe procedere a un abbattimento, almeno parziale, con la massima urgenza, reperendo risorse straordinarie nel bilancio regionale.

A complicare le cose infatti c’è il discorso della burocrazia e la questione che finora è rimasta esclusivamente privata, per cui teoricamente l’abbattimento sarebbe a carico dei residenti del palazzo già sgombrato in via definitiva un anno e mezzo fa. Dieci famiglie proprietarie di altrettanti appartamenti che oltre ad aver perso completamente il loro bene immobile si troverebbero a dover sborsare una cifra importante per la demolizione dello stesso.

 

LA TERZA NOTTE E L’ACCOGLIENZA AGLI SFOLLATI

Un campo di accoglienza per gli sfollati di Guglionesi e non solo, il cui numero rischia di salire ulteriormente col trascorrere delle ore, si sta allestendo nella palestra della scuola media del paese. Qui sono state scaricate durante la notte 300 brandine, con relativi materassi e sacchi a pelo. Si tratta di una dotazione della Croce Rossa nazionale, contattata dalla Prefettura di Campobasso e dalla Protezione Civile dopo che il sindaco Mario Bellotti ha fatto richiesta per incrementare l’assistenza a beneficio delle persone che in questo momento non dispongono di una casa. 

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La situazione a Guglionesi infatti è diventata più complicata in seguito all’ordinanza di evacuazione di 11 nuclei familiari, per un totale di 40 persone, che abitano nel raggio di caduta del palazzo a rischio crollo di via Martiri d’Ungheria.

Quaranta persone, dunque, che vanno a incrementare il numero di quanti al momento non possono rientrare nelle rispettive abitazioni, perché lesionate, parzialmente inagibili, oppure in attesa di una verifica da parte dei Vigili del Fuoco e degli ingegneri della Regione.

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In seguito alla nota della commissione grandi rischi e agli avvertimenti dei sismologi che esortano le Amministrazioni comunali e gli operatori dei soccorsi a non abbassare lo stato di allerta, la paura continua ad aumentare a dismisura tra la popolazione residente nelle zone dell’epicentro, malgrado la magnitudo delle scosse si sia notevolmente ridotta. Durante la notte ci sono stati solo lievi movimenti inferiore a 2 gradi.

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Eppure, nonostante la calma apparente, sono ancora centinaia i cittadini che nei comuni di Guglionesi, Acquaviva Collecroce, Palata e Montecilfone dormono nelle auto, parcheggiate nei luoghi più aperti e a distanza di sicurezza dalle abitazioni. È stata la terza notte in macchina per centinaia e centinaia di persone che risiedono in questa fetta di basso Molise coinvolta da una faglia che si sta cercando di studiare ma il cui comportamento è al momento assolutamente imprevedibile. E questo aspetto fa paura. Comprensibilmente.

Intanto nel pomeriggio di domenica la giornata scorre veloce e quasi nelle normalità. E proprio perchè è domenica, la messa del pomeriggio non può mancare e si svolge nella tendopoli. All’aperto, tra le tende allestite al campo sportivo, le sedie di plastica ospitano i fedeli riuniti di fronte all’altare. “La casa è un bene così importante – dice don Gianfranco nell’omelia della celebrazione eucaristica in tendopoli – che a volte sembra la cosa più importante di tutte. Ma noi dobbiamo fondare le nostre vite su quello che nemmeno il terremoto può distruggere“. Il.parroco ricorda che “non ci sono stati morti, ma scossoni importanti di paura nei nostri cuori” ed esorta a usare questo tempo di sofferenza per allenare la sapienza e dare fiducia al Padre.

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CAMPOMARINO PORTA ACQUA A GUGLIONESI: DISTRIBUTORE SPOSTATO NELLA TENDOPOLI

Stanotte intanto è arrivato nella tendopoli di Guglionesi un distributore di acqua che si trovava nel comune di Campomarino nella zona del lido. Il sindaco Gianfranco Cammilleri in accordo con l’azienda Eco Control Gsm ha deciso di spostarlo nella tendopoli per garantire acqua fresca tutto il giorno. “Ci scusiamo per il disservizio che causerà lo spostamento – ha affermato il sindaco Cammilleri – ma è certo la cittadinanza capirà il buon fine”. Il distributore erogherà acqua liscia e gassata gratuitamente.

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MONTECILFONE: LESIONI AL SERBATOIO IDRICO, MODIFICATO IL PERCORSO DELL’ACQUA 

Nessun particolare problema invece a Montecilfone dove il serbatoio idrico è in pericolo per una serie di lesioni. Nella giornata di ieri è stato effettuato dai tecnici il by pass che permette all’acqua di non arrivare al serbatoio, ma di raggiungere direttamente le case. Nelle scorse ore infatti era stato decido di svuotare la struttura per evitare danni peggiori. I cittadini non sono rimasti a secco e non è stato necessario richiedere e far arrivare le autobotti.

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Nel pomeriggio di domenica poi in paese sono arrivati altri 24 posti letto nelle tende montate nel campo di calcetto vicino al Municipio. Si aggiungono a quelli della scuola elementare e del centro Caritas e sono disponibili per chi anche questa notte resterà a dormire fuori casa perchè preoccupato.

tendopoli montecilfone

DIGA: ANCORA CONTROLLI. TOMA: “LUNEDI’ DECIDIAMO SU EVENTUALE RIAPERTURA”

E’ attesa per domani, lunedì 20 agosto, intanto, la decisione della Regione e dell’Anas per l’eventuale riapertura della Bifernina nel tratto che attraversa il viadotto del Liscione dove da giovedì scorso vanno avanti le verifiche e le ispezioni dei piloni sia dal basso, col supporto di gommoni, che dall’alto con un braccio meccanico che sta monitorando, palmo a palmo, il ponte mai collaudato più importante del Molise.

GUGLIONESI, CONTINUA LA RACCOLTA DI GENERI ALIMENTARI

I rappresentanti di Petacciato sono stati accolti da alcuni esponenti del Consiglio Comunale di Guglionesi a cui hanno consegnato quanto raccolto ieri dai cittadini attraverso il punto di raccolta dove in tanti sono arrivati per donare qualcosa, soprattutto generi alimentari per i cittadini di Guglionesi “Petacciato ha dimostrato di avere un cuore grande e gli amici di guglionesi ringraziano tutti”, il commento degli organizzatori petacciatesi. Intanto continua la raccolta attraveso la consigliera comunale Barbara Morena, che si può contattare via mail, al barbaramorena@alice.it. .

PALATA, NELLA TENDOPOLI ANZIANI SPAVENTATI. 200 RICHESTE DI CONTROLLI

A Palata una trentina di cittadini, soprattutto anziani e spaventati, hanno dormito e continuano a restare nella tendopoli allestita a Colle del Monte dove i volontari sono accanto alle persone che non rientrano nelle loro abitazioni in attesa dei controlli dei tecnici che continuano senza sosta. Intanto si sta valutando la possibilità di creare una unica tendopoli a Palata che possa ospitare anche i cittadini dei paesi vicini colpiti dal sisma, ma si attendono decisioni definitive. Gli amministratori continuano a monitorare le verifiche insieme ai tecnici che stanno controllando personalmente le strutture e le abitazioni di chi ha fatto richiesta di sopralluogo. Sono 200 le richieste effettuate dai cittadini che hanno paura di rientrare in casa prima di sapere in che condizioni è la loro abitazione e soprattutto se sono sicure. Al momento nessuna delle case controllate è risultata inagibile.

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