Termoli

19 palazzine allo svincolo dell’A14, Di Brino: “Fermate la lottizzazione, non si può fare”

Il consigliere di opposizione ed ex sindaco presenta un’interrogazione: “La variante al Prg è stata annullata, perché il Comune insiste?”

È stato uno dei temi più spinosi della sua Amministrazione, sfociato persino in un procedimento penale che lo vede come parte offesa per presunte minacce subite. Ma Antonio Di Brino, ex sindaco e oggi consigliere di opposizione, continua a battersi per bloccare la lottizzazione Andreoli, una mega costruzione da 19 palazzine allo svincolo dell’A14, in quello che viene definito Parco Tornola. Secondo Di Brino, l’accordo stretto fra Comune e ditta e ufficializzato da una delibera di Giunta del novembre scorso sarebbe irregolare. “Perché io da primo cittadino annullai tutte le precedenti delibere e con essa la variante al Prg prevista nel progetto”. Per questo, oltre a un’interrogazione al sindaco Angelo Sbrocca, ha scritto alla Procura di Larino e alla Corte dei Conti.

Vicenda ingarbugliata in cui si mischiano urbanistica, politica, cronaca giudiziaria. “Nel 2002 il commissario ad acta approvò questa lottizzazione che prevedeva una costruzione al 52 per cento commerciale e al 48 per cento residenziale” racconta in conferenza stampa Di Brino lunedì mattina 27 agosto. “Poi l’amministrazione Di Giandomenico diede priorità alla realizzazione del Carrefour, una pessima scelta politica e istituzionale”.

Ma quella lottizzazione da trecento appartamenti e circa 75 milioni di euro su 56mila metri quadrati da edificare sui terreni oggi coltivati a olivi in località Greppe di Pantano, poche decine di metri dall’ingresso autostradale termolese, spuntò nuovamente fuori qualche anno dopo, anche perché nel frattempo le percentuali erano variate: 85 per cento residenziale, 15 per cento commerciale. “Quasi per incanto spuntò fuori una nuova società, la Progeco di San Severo” aggiunge l’ex fascia tricolore.

Società che presentò il progetto per il quale il consiglio comunale a maggioranza di centrosinistra, con Vincenzo Greco sindaco, diede via libera. “Era prevista anche una modifica alla viabilità, dato che in mezzo alla lottizzazione passava una strada di Prg che nelle intenzioni doveva congiungere la statale 87 a contrada Porticone”.

Idea di strada praticamente cancellata dal progetto, con una viabilità alternativa che però cozzava con le norme in vigore. “Volevano rilasciare le aree standard sulle fasce di rispetto dell’autostrada” indica il consigliere di centrodestra. “Perciò da sindaco chiesi un parere pro veritate a un luminare come il professor Scoca, il quale diede ragione alla struttura comunale che mi aveva segnalato questo problema”.

Da lì il no al progetto dell’Amministrazione Di Brino nel 2012 tramite revoca in autotutela “di tutte le delibere di consiglio comunale precedenti alla numero 68 del 2012” come recita l’interrogazione dell’esponente di opposizione. “La Progeco presentò due ricorsi, poi fusi in uno soltanto che venne reputato in parte inammissibile e in parte improcedibile”. Opera bocciata quindi sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

Ma qualche mese fa parco Tornola ha avuto invece un nuovo via libera. La Progeco ha ripresentato il progetto con alcune modifiche nel 2015 e nel novembre scorso c’è stato l’accordo ufficializzato da una delibera di Giunta comunale. “Perché Sbrocca continua a insistere?” domanda Di Brino. “Non sa che per le varianti di Prg, cosa che il progetto prevede, è il consiglio comunale a doversi esprimere? E non sa che la variante approvata da Greco è stata annullata in autotutela dalla mia Amministrazione? Siamo di fronte a una forzatura che grida vendetta”.

Il nuovo progetto, secondo quanto illustrato nella delibera di Giunta del novembre scorso, prevede delle modifiche anche sostanziali: alcune particelle di terreno passano infatti dalla società al Comune e viceversa. L’Amministrazione comunale ha inoltre restituito le aree cedute inizialmente come opere di urbanizzazione secondaria dai costruttori, circa 13mila metri quadrati all’interno della lottizzazione, che successivamente saranno frazionate ma per ora restano nella disponibilità della ditta, tuttavia non per aumentare la cubatura.

In cambio la ditta Progeco dovrà realizzare la condotta di collegamento con le fognature comunali e i relativi pozzetti, e una strada di Prg attrezzata con gli impianti per i servizi. A spese della società di San Severo che fa capo ai fratelli Pietrosino anche tre lavori pubblici come compensazione: la rotatoria di piazza del Papa, quella all’ingresso dell’A14 e la ristrutturazione interna del Macte di via Giappone, opera in fase di ultimazione in queste settimane.

“Perché queste compensazioni? – domanda ancora l’ex sindaco -. Se un’opera è legittima si fa e basta, altrimenti no”. Ma le accuse di Di Brino vanno oltre. “Perché il progettista dei lavori al Macte è l’ingegner Berchicci, ex dirigente dell’Amministrazione Greco? È sempre il solito cerchio magico, mentre da quando c’è Sbrocca le aziende locali sono state messe in ginocchio e quelle di fuori hanno delle corsie preferenziali. E mi chiedo chi ha interesse a comprare degli appartamenti in una zona del genere, a ridosso dell’autostrada e sopra il Nucleo industriale. Quale imprenditore va a investire lì?”. Entro un mese la risposta scritta del sindaco all’interrogazione.

leggi anche
26470.jpg
Un affare da milioni di euro
Case sulla A14, accordo trovato. Ma la ditta dovrà fare le due “grandi rotonde” e finire il Macte
commenta