L'Ospite

L'ospite

Ultima chiamata per Termoli

Il 27 luglio il Consiglio Comunale sarà chiamato a ratificare la Variante di Piano Regolatore che autorizza lo scempio della nostra città. Dobbiamo essere in tanti quel giorno, a sentire come si risponderà alle 24 osservazioni presentate da cittadini e Coordinamento No Tunnel per fermare quella che sembra la marcia inarrestabile e distruttiva della “Riqualificazione Urbana”, fin dall’inizio unico obiettivo di questa amministrazione.

Ci rivolgiamo quindi a tutti coloro (e sono tanti!) che in questi anni hanno seguito e sostenuto la nostra lotta, e ovviamente a tutti quelli che pur non contrastando l’opera avrebbero voluto potersi esprimere su di essa: ora è davvero il momento di riempire fino all’inverosimile la sala consiliare, per dimostrare che Termoli non è popolata da esseri amorfi che si adattano a tutto dopo un po’ di chiacchiere, come è stato affermato tempo fa dal Sindaco.

E’ tempo di ascoltare una per una le parole che saranno pronunciate il 27, e di fissarle molto bene nella memoria, per ricordarle a tempo debito; è tempo di sacrificare qualche ora delle nostre vacanze, e se appena possibile anche del nostro tempo lavorativo, per non doverci poi pentire di non avere espresso, con la presenza fisica, l’opposizione forte al progetto che sventrerà Termoli, metterà a rischio il nostro inestimabile patrimonio archeologico, distruggerà il paesaggio della memoria, per sostituirlo con un deserto di cemento incomprensibilmente definito “cambiamento necessario”.

E tutto per i profitti di un privato, contro la volontà di tanti, tantissimi cittadini.

E’ indubbiamente tempo di schierarsi, ricordando Gramsci e il suo odio per gli indifferenti: perché indifferenti non si può più essere quando ai cittadini è stata negata per anni la possibilità di decidere e di partecipare, quando a stabilire cosa dovrà essere la nostra città sono tre o quattro persone che continuano a negare la democrazia, quando in gioco c’è il patrimonio immateriale di bellezza che avremmo dovuto tutelare con tutte le nostre forze per trasmetterlo intatto alle future generazioni.

Accorgersi di questa perdita incalcolabile quando sarà troppo tardi non metterà a posto le coscienze dei troppi che preferiscono non “immischiarsi” con la politica: come se questa non fosse dovere e componente ineludibile della vita di tutti noi, se correttamente la intendiamo come partecipazione alla vita della città e presa in carico delle responsabilità che ci competono come cittadini. Cioè proprio quello che questa amministrazione ha tenacemente cercato con ogni mezzo di impedire a Termoli.

Chiediamo ai cittadini di Termoli di venire in Consiglio venerdì 27, di dire con la loro presenza  ciò che avrebbero voluto esprimere con il voto referendario, di riempire la sala e tutti gli spazi possibili,  insomma di essere testimoni: anche il silenzio può significare forza, e può gridare ancora una volta che la città non si tocca. Che amministrare è qualcosa di più che mettere all’asta scuole lasciate negligentemente nel degrado, far costruire barriere nel Borgo Vecchio per non disturbare i profitti privati, rifiutarsi di ripubblicizzare l’acqua… e soprattutto che impedire la libera espressione referendaria, da anni applicata in tutta Italia, è un’offesa grave alla democrazia. E ai cittadini.

Questa è davvero, per ora, l’ultima chiamata per la nostra città: non possiamo mancare!

 

Comitato Referendario e Coordinamento No Tunnel

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