Ospedale di larino

Rsa, scongiurato trasferimento dei pazienti. Continua lo smantellamento di oculistica

Il Direttore del Distretto sanitario di Termoli, Giovanni Giorgetta, ha ottenuto la conversione di venti posti letto della RSA in RSP (Residenza Sanitaria Protetta), scongiurando il trasferimento di sedici utenti ricoverati. Nel mentre è stato traslocato al San Timoteo il fluorangiografo dell’oculista del Vietri. Cittadini indignati si sono mobilitati per organizzare nuove iniziative di protesta.

Sembra essere risolta la questione relativa ai sedici utenti della R.S.A. di Larino che le scorse settimane avevano ricevuto la proroga del ricovero fino al 28 luglio per poi essere dimessi. Non saranno più obbligati a trasferirsi presso altre strutture assistenziali.

Una situazione che aveva creato notevole apprensione tra le famiglie dei pazienti interessati, dovuta dalla necessità di dover individuare altre collocazioni idonee per il ricovero dei loro cari. Il caso era stato segnalato al sindaco del Comune di Larino, il quale nei giorni successivi si era adoperato per scongiurare l’esito programmato.

Come illustrato dallo stesso Pino Puchetti, durante lo scorso consiglio comunale straordinario sulla sanità tenutosi il 13 luglio, dove si era discusso delle problematiche relative allo smantellamento dei servizi all’ospedale Vietri di Larino, gli ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale di Larino avrebbero dovuto lasciare il letto di degenza secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 che stabilisce che i ricoveri ad alta intensità, come quelli in RSA, possono avere di norma una durata non superiore ai sessanta giorni.

Ieri è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Comune di Larino che il Direttore del Distretto sanitario di Termoli, Giovanni Giorgetta, ha ottenuto la conversione di venti posti letto della RSA in RSP (Residenza Sanitaria Protetta) dei quali gli stessi fruitori potranno avvalersi a partire dal 29 luglio senza più l’obbligo di trasferirsi presso altre strutture assistenziali.

La Residenza sanitaria allocata presso l’ex ospedale Vietri di Larino dispone di cinquanta posti letto che alla luce di questa riconversione attualmente saranno suddivisi in venti per la RSA, venti per la RSP e gli altri dieci sono destinati al ricovero di persone con disabilità (RSD).

Se da una parte si gioisce per il risultato ottenuto, dall’altra aumentano le preoccupazioni per il continuo smantellamento degli altri servizi esistenti all’ex nosocomio frentano, riqualificato da tempo ormai in Casa della Salute. Nella giornata di ieri un nuovo tassello dell’oculistica di Larino è stato smontato a favore dell’ospedale San Timoteo di Termoli: il fluorangiografo, strumento di diagnostica per le malattie della retina e della coroide, è stato traslocato presso il reparto in allestimento al nosocomio termolese perché nel periodo estivo, in assenza di anestesisti, non sarebbe stato possibile eseguire l’esame di fluorangiografia presso il Vietri di Larino.

Uno spostamento che avrebbe provocato la preoccupazione dei cittadini convinti che fosse in azione lo smantellamento dell’intero reparto. Dopo un susseguirsi di informazioni a riguardo, il sindaco Puchetti ha inteso precisare in una nota che il fluorangiografo “è stata l’unica apparecchiatura ad essere spostata” secondo accordi pregressi con la dirigenza ASReM. “Non c’è stato nessuno smantellamento del reparto di oculistica – ha dichiarato il primo cittadino – Il fluorangiografo tornerà nella sede del Vietri il 21 settembre. Vigileremo affinché gli accordi presi vengano rispettati.”

Alla luce di queste novità, nel frattempo alcuni cittadini si sono autoconvocati in assemblea, ieri sera, per programmare nuove iniziative volte ad opporsi contro questa “sciagurata riorganizzazione della sanità molisana”. Probabilmente martedì prossimo si recheranno davanti alla sede della Regione Molise, in occasione del Consiglio Regionale, nel tentativo di farsi ricevere dal presidente Donato Toma, al quale esporranno la loro contrarietà ai tagli dei servizi ribadendo l’intenzione di continuare a dare battaglia affinché venga garantito il sacrosanto diritto alla salute.

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