La cerimonia a venezia

Premio internazionale ad un campobassano: è tra i nuovi talenti del cinema italiano

C’è anche una campobassano tra i talenti emergenti del cinema italiano: ha 26 anni e si chiama Luca Mastrogiovanni. A Venezia ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura per lungometraggio.

I riconoscimenti sono stati consegnati martedì 17 luglio nella splendida cornice del Gran Teatro La Fenice nel corso della cerimonia per il nono Premio internazionale per la sceneggiatura ‘Mattador’ dedicato a Matteo Caenazzo, concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori dai 16 ai 30 anni. La giuria 2018 composta da Mirko Locatelli, regista, sceneggiatore e produttore di Strani Film, presidente, Marina Zangirolami Mazzacurati, organizzazione didattica del Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati dell’Università di Padova, Giampiero Rigosi, romanziere, sceneggiatore e direttore didattico di Bottega Finzioni di Bologna, Andrea Sperandio, sviluppo progetti Lucky Red, Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore, in giuria in particolare per i lavori della sezione Dolly, ha assegnato i premi dopo un’attenta valutazione di una rosa di elaborati selezionati dai lettori tra i 231 pervenuti.

Luca Mastrogiovanni ha vinto con ‘Lòcch’: ambientato a Milano nel 1982, è il racconto di una generazione imprigionata in uno scontro tra razze urbane che vede protagonisti dei ragazzi alla costante ricerca della propria identità tra amore, droga, Aids e omosessualità. Un coming of age duro, sporco ma pieno di verità.

«Raccontare storie è il tentativo disperato dell’uomo di ripetere la propria vita infinite volte, di affermare e fissare nel tempo un numero infinito di vite ipotetiche capaci di diventare fonte d’ispirazione per gli altri. Senza la scrittura, il disegno, il teatro, il cinema, non esisterebbe la testimonianza – ha dichiarato Mirko Locatelli -,  chi ha la capacità di raccontare dev’essere sostenuto e il Premio Mattador ha questo grande pregio; questi giovani sceneggiatori sono i nostri testimoni, i traghettatori della memoria, senza di loro ogni singola esistenza si vanificherebbe senza lasciare traccia del proprio passaggio».

A tutti i vincitori è stato consegnato il premio d’artista 2018 realizzato dall’artista belga Hans Op de Beeck.

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