Regione

Per 16 anni vive in una baracca, distrutta dal fuoco dopo la sua morte: chi l’ha occupata? Si indaga

I vigili del fuoco stanno raccogliendo elementi sul misterioso incendio avvenuto domenica 1 luglio alla zona industriale di Campobasso. Nel tardo pomeriggio ha preso fuoco la baracca in cui ha vissuto fino a marzo Antonio Della Porta, ex imprenditore termolese finito in disgrazia.

La baracca andata a fuoco domenica pomeriggio, 1 luglio, alla zona industriale di Campobasso era quella in cui ha vissuto per 16 anni Antonio Della Porta. L’ex imprenditore termolese, che ha finito i suoi giorni il 21 marzo scorso a causa delle gravi complicazioni di una brutta polmonite, in quella rimessa “gelida d’inverno e rovente d’estate” – come raccontò a Primonumero – ci ha mangiato e dormito fino a poco più di tre mesi fa. 

Caduto in miseria dopo il fallimento di una fiorente rivendita di materiali edili a Termoli, si era reinventato mago del riciclo tra problemi di salute e interminabili grane giudiziarie. Dopo la sua fine, solitaria e malinconica, anche la “casa” in cui ha vissuto ha subito la stessa sorte.

Domenica intorno alle 19 automobilisti e passanti hanno visto parecchio fumo provenire dalla boscaglia di via San Giovanni in Golfo: era la baracca di Della Porta divorata dalle fiamme.

I vigili del fuoco, intervenuti per spegnere l’incendio, stanno cercando di capire cosa abbia innescato la scintilla che ha distrutto il bilocale e anche una Fiat Punto di colore bordò parcheggiata lì davanti. Quell’auto non era di Antonio Della Porta o, se gli è appartenuta quando era in vita, non risulterebbe alcun passaggio di proprietà a suo nome.

Il reparto investigativo dei pompieri ha prelevato dei campioni dalla baracca e ha chiesto al gestore elettrico di fornirgli una scheda sui consumi per capire se, dalla morte dell’imprenditore, si siano registrati consumi dal suo allaccio dell’Enel.Questo dimostrerebbe che altri, da quel 21 marzo, hanno occupato la vecchia rimessa un tempo appartenuta alla Regione Molise. Escludere se dietro l’incendio ci sia la mano colpevole di qualcuno è ancora da accertare. Come pure – questa è una delle ipotesi – se si sia trattato di un banale corto circuito sull’utenza elettrica mai chiusa di Antonio Della Porta.
Le verifiche dei vigili del fuoco saranno trasmesse, come da prassi in questi casi, alla Procura di Campobasso.

commenta