Criminalità organizzata

‘Ndrangheta, mafia pugliese e criminalità straniera. La Dia mappa le infiltrazioni in Molise

Per la Dia, ‘Ndrangheta, mafia pugliese e criminalità albanese/romena sono i sodalizi criminosi rilevati in Molise nella relazione 2017

 Il Molise risulta essere un territorio “permeabile agli interessi dei sodalizi mafiosi, per quanto non strutturalmente radicati”. A dichiararlo è la Dia, Direzione investigativa antimafia, nella sua relazione semestrale relativa alla seconda metà del 2017. ‘Ndrangheta, mafia pugliese e criminalità albanese/romena sono i sodalizi criminosi rilevati dalla Direzione antimafia.

La relazione evidenzia come le indagini degli ultimi anni abbiano accertato la presenza di soggetti riconducibili alla cosca Morabito-Palamara-Bruzzantini di Africo (Rc) e del gruppo Ferrazzo di Mesoraca (Kr). In particolare, con riferimento a quest’ultima cosca, vale la pena di richiamare l’operazione Isola Felice conclusa nel recente passato dall’Arma dei carabinieri, che, nel fare luce sull’operatività dei crotonesi in Abruzzo e in Molise, ha portato all’arresto di 25 responsabili. Un elemento di spicco del clan Ferrazzo di Mesoraca aveva, infatti, scelto di stabilire ufficialmente la propria residenza a San Giacomo degli Schiavoni, rendendosi promotore di una associazione criminale composta sia da calabresi che da siciliani, la famiglia Marchese di Messina, operante tra San Salvo (Ch), Campomarino e Termoli.

Le ‘ndrine calabresi, poi, hanno messo nel mirino il mercato del calcestruzzo e del ‘nolo a caldo’, “oggi ancora più appetibili in ragione dei fondi statali destinati alla ricostruzione pubblica e privata post-terremoto”. A tal proposito le attività di prevenzione dei Gruppi Interforze presso le Prefetture, attraverso il monitoraggio svolto dalla Dia e dalle Forze di polizia, sono aumentate e mirano ad intercettare l’interesse delle cosche.

Altra organizzazione malavitosa ‘intercettata’ dalla Dia sul territorio regionale è la Mafia pugliese con particolare riferimento alla mafia di San Severo e di Cerignola. “Le evidenze info-investigative raccolte nel semestre confermano la spiccata propensione della criminalità organizzata pugliese, in special modo dei gruppi tra la provincia di Foggia, a commettere rapine e furti ben organizzati fuori regione, con Cerignola (Fg) che rimane il fulcro per la ricettazione della merce rubata”. Un segnale in questo senso viene anche dai gruppi criminali di Andria, come emerso nell’ambito dell’operazione Sotto traccia’, conclusa il mese di luglio dalla Polizia di Stato, con l’arresto di 12 soggetti, quasi tutti andriesi, componenti di due distinti gruppi di rapinatori, ritenuti responsabili di almeno 20 assalti a Tir in sosta nelle aree autostradali della Puglia, del Molise e dell’Abruzzo. 

Sempre più considerevole, invece, la presenza della criminalità straniera sul territorio: albanese e romena su tutte. I loro settori d’interesse sono il traffico e lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione e la commissione di reati contro il patrimonio e furti in appartamento. Sempre più spesso albanesi e rumeni ‘lavorano’ insieme e non si calpestano i piedi: “i principali gruppi coinvolti sfruttano le rotte balcaniche sia per il traffico di stupefacenti sia per il commercio illegali di armi”. Il sodalizio criminoso straniero, inoltre, interagisce anche con la malavita italiana.

Infine la Dia ha effettuato 850 controlli aziendali e verificato la trasparenza di 1354 persone, imprenditori, a livello nazionale. Nessun controllo a aziende e persone in Molise.

 

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