Continua la raccolta fondi

Lupi, silenzio preoccupante in città. L’appello dalla provincia di Isernia: “Il Campobasso non può morire”

Sono giorni ad alta tensione per i tifosi rossoblù che stanno facendo il massimo per evitare il fallimento del Campobasso. “Sarebbe vergognoso, quest’anno si festeggia il centenario dalla nascita”, continuano a ripetere. Venerdì scorso, al termine del presidio sotto al Municipio, i tifosi hanno strappato l’impegno del sindaco di Campobasso Antonio Battista per cercare di coinvolgere gli imprenditori e i commercianti locali.

Tuttavia, a sorpresa, l’appello più accorato per salvare i Lupi arriva da Roccamandolfi, piccolo comune della provincia di Isernia, guidato da Giacomo Lombardi, appassionato sostenitore del Campobasso calcio. Il che vuol dire che la formazione rossoblù è ancora in grado di unire il Molise, come succedeva Il sindaco utilizza Facebook per cercare di spezzare la preoccupante indifferenza che sta circondando il destino della gloriosa società rossoblù dando una sorta di ‘schiaffo morale’ ai suoi colleghi che amministrano la città capoluogo.

“Il Campobasso Calcio – scrive Lombardi nel suo appello pubblicato su Facebook – non può e non deve morire. Sono giorni assai tristi per noi tifosi del lupo, a pochi giorni dalla data ultima per l’iscrizione al campionato di serie D, siamo davanti all’ennesima crisi societaria e all’ennesimo possibile fallimento. Sembra un incubo ormai senza fine…La speranza è che le istituzioni locali, insieme ai tifosi e ai tanti amanti del lupo sappiano porre ogni azione, al fine di sensibilizzare e attrarre nuovi investitori per salvare un patrimonio di questa regione con un progetto serio e di lungo respiro. Da giovane, da tifoso, da molisano è inaccettabile una fine così ingloriosa. Il Campobasso Calcio, infatti, con i suoi cento anni di storia (centenario che ricorre proprio questo anno) e con la sua gloriosa storia culminata con la serie B rappresenta non solo il capoluogo, ma la passione sportiva di una intera regione. Il Campobasso rappresenta un pezzo di identità e di orgoglio della nostra terra che va difeso con forza e tenacia. Inutile nasconderlo, la crisi societaria del Campobasso riflette anche la crisi e le difficoltà di un tessuto economico ancora troppo debole, per questo è necessario unire le forze e stringersi più che mai intorno ai colori rossoblù. Mi auguro, che non si precluda alle nuove generazioni la possibilità di sognare, di tifare (magari in categorie più blasonate) per la propria città, per la propria terra e per la propria regione. Il calcio, quello vero, quello sano, altro non è che passione e aggregazione a difesa di una fede. Io nonostante tutto ancora ci credo… Forza Lupi!!”.

L’auspicio è che altri amministratori (soprattutto quelli di palazzo San Giorgio) possano seguire l’esempio di Lombardi. Intanto, continua la raccolta fondi organizzata dal gruppo Passione Rossoblù: una sorta di ‘anticipo’ della campagna abbonamenti, i cui ricavi saranno destinati all’iscrizione della squadra.

Si può contribuire pagando 50 euro per un abbonamento in curva, 100 per la tribunale laterale e 150 per la tribuna centrale, così come concordato con la società. Bisognerà versare la somma su una postepay: carta n. 4023 6006 6623 6189, codice fiscale CLNRNT73C04B519G. Ovviamente se la somma necessaria non dovesse essere raggiunta, il denaro raccolto verrà restituito. Finora sono stati versati circa 2mila euro.

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