Made in molise

L’irlandese che vive a Londra e si è fatto la seconda casa a Guglionesi: “Da 10 anni ci vengo ogni volta che posso”

Damian O'Connor, avvocato della City, ha scelto il comune bassomolisano come seconda patria pur non avendo parenti nè legami con Guglionesi. Da dieci anni la casa ristrutturata nel borgo vecchio è il suo buen retiro, dove si rilassa e si diverte. E dove lo vanno a trovare amici e parenti. "Mia mamma ha iniziato a viaggiare a 85 anni per venire qua" racconta questo 54enne innamorato del Molise, della natura e del cibo locale. E al quale le signore del paese vecchio preparano teglie di lasagne in brodo e parmigiana perchè ormai è uno di casa.

Quando Damian O’Connor, nato in un paese a poca distanza da Dublino e da 25 anni residente a Londra per motivi di lavoro, ha visto Guglionesi per la prima volta, ricorreva la festa della Madonna del Carmelo. Sua sorella, la maggiore di sette figli, si chiama Carmen e lui, dopo aver girato in lungo e in largo il Basso Molise, ha avuto l’illuminazione. “Mi fermo qui”.

 

Quasi un segno del destino, una indicazione piovuta dall’alto per convincerlo che il posto giusto dove acquistare una casa adatta al relax perfetto  di un avvocato della City fosse proprio Guglionesi, meno di 6000 anime, adagiato su una collina a 360 metri sul mare. “Ho visto molti paesi in zona – racconta Damian, che parla un buon italiano perché bazzica questi posti ormai da 10 anni e conosce perfino qualche parola di dialetto locale – ma nessuno mi convinceva davvero. Avevo frequentato Termoli per molti anni, visto che lì c’è un mio grande amico, e ammetto che è una bella cittadina. Ma, per i miei gusti, troppo turistica. Palata, Montecilfone, tutta la zona? Mi piacciono, ma non come Guglionesi”.

 

È stato amore a prima vista. “Quel 16 luglio 2008 mi sono convinto. Mi fermo qui”. Tre mesi dopo, a ottobre, l’affare immobiliare era stato fatto. Damian O’Connor ha acquistato una casa nel paese vecchio di Guglionesi, l’ha ristrutturata e ora ci torna ogni volta che può anche tre o quattro volte l’anno, favorito dal volo diretto Ryanair Londra – Pescara. Non solo lui, ma tutta la famiglia è stata più o meno ospite della comunità bassomolisana. In questo periodo c’è Fiona, una delle sorelle che vive in Irlanda (con lui in foto).

 

“Mia madre – racconta Damian – è stata a Guglionesi per ben 7 volte prima di morire. Ha cominciato a viaggiare tra l’Irlanda e il Molise che aveva passato gli 80 anni”. Cosa ci sarà di così speciale qua da meritare simili fatiche è lui stesso a raccontarlo, con un’aria sbarazzina e rilassata alla vigilia del rientro a casa dopo un lungo soggiorno estivo a Guglionesi. “Luglio mi piace molto più di agosto, quando invece c’è troppa confusione e i ristoranti sono sempre pieni e per mangiare l’ottimo cibo di questo posto devi metterti in fila”.

 

La cucina italiana – ça va sans dire – è letteralmente adorata da Damien e i suoi parenti, a cominciare dai ristoranti paesani che, giura lui – “a detta del mio amico chef francese stellato sono sublimi. Ma non c’è bisogno che me lo dica lui perché ho sempre trovato il cibo fantastico. E i prezzi accessibili. Guglionesi è un paradiso”.

Soprattutto se, come nel suo caso, non mancano le signore “indigene”, curiose e insieme generose, a preparargli una teglia di lasagne in brodo d’inverno o una bella parmigiana all’occorrenza, orgogliose di poter fare assaggiare al “forestiero” le delizie locali. Il fatto è che questo irlandese oggi 54enne che ha eletto Guglionesi sua seconda patria senza avere nemmeno un parente da queste parti, ormai conosce tutti, personaggi compresi. Vita, morte e miracoli della comunità locale, specialmente quella autoctona del borgo che, ammette, andrebbe un po’ riqualificato. “Bello ma poco curato”.

 

Dal fruttivendolo al pizzicagnolo, per Damian non ci sono più segreti. Alle sue orecchie straniere arrivano perfino i pettegolezzi di paese, che gli strappano risate di gusto. “Da noi si dice gossip, ma è la stessa cosa. A Londra tutto questo non esiste, è  una città troppo grande per permettere questo tipo di rapporti. E sì, lo confesso: è una cosa che mi manca”.

Ecco spiegato perché, appena può, scappa in Molise, che sia estate o pieno inverno, Natale o Pasqua o un ponte libero consentito dalla professione di avvocato che svolge da un paio di decenni.

In estate il mare è d’obbligo, e lui ha scelto la spiaggia di Rio Vivo “perché è meno caotica e c’è tanto spazio”. La sera invece rigorosamente vita guglionesana che, sostiene sfidando il sarcasmo dei giovani, è più vivace di quella di Londra. “Vi assicuro che anche se a Londra ci sono tantissime cose da fare, la maggior parte dei locali ormai chiude alle 23, dopo quell’ora è tutto più complicato. Qua i bar vano avanti anche fino all’alba…”.

Naturalmente – e sarebbe strano il contrario – ci sono anche delle cose che proprio non riesci a mandare giù. Per esempio il fatto che in Italia non valga l’assicurazione sull’auto “se non risiedi in Italia. E io – spiega – sono costretto a noleggiare il mezzo perché non posso venire con la mia auto, questa è una follia, Perché se voi italiani andate a Londra l’assicurazione che avete lì vale”. Parola di un avvocato bravissimo a sbrigare pratiche legali e burocratiche ma che si trova in difficoltà a fare la raccolta differenziata. “Troppi colori, troppi bidoncini e se devo restare solo tre o quattro giorni diventa un vero casino. Si dovrebbero aggiungere anche dei contenitori stradali per chi, come me, si trattiene poco tempo alla vota”.

D’altronde ammette che il problema rifiuti c’è anche nella organizzatissima London, concedendo un premio di consolazione ai guglionesani che a volte vedono i mille sforzi fatti per separare i rifiuti naufragare miseramente nel tritatutto del camion che porta insieme la spazzatura in discarica. Il che non giustifica, rimprovera Damian, “le buste di monnezza buttate per strada, la inciviltà che a volte riscontro”.

 

Il resto però funziona alla grande, giura. E non è nemmeno l’unico inglese che ha scelto di acquistare una casa in paese. “Uno dei miei vicini è un artista che da Londra scappa qui anche lui ogni volta che può a tirare il fiato”. E saziarsi di natura, calore umano, gelati fantastici. “A Guglionesi la vacanza ideale”. Ma veramente? “Yes, beautiful”. Un neo però c’è: le case del paese vecchio, quelle che i giovani snobbano preferendo appartamenti moderni su un unico livello (“Io vivo in una torre – sorride – che ha ben 4 piani e sopra un terrazzino, salire e scendere le scale è una ginnastica naturale”) sono degradate, in attesa di una manutenzione che raramente arriva. “Da voi i cambiamenti vanno troppo per le lunghe, ci vuole troppo tempo”. Insomma, un po’ di velocità londinese nel recupero del patrimonio architettonico non guasterebbe. La dritta di Damian O’Connor è per sindaco e assessori. “Più cura, più amore per il vostro paese, e sarebbe ancora più bello. Sai quante case si potrebbero vendere agli stranieri?”

commenta