Campobasso

35 licenziamenti al supermercato del “Pianeta”: 8 giorni dopo la comunicazione chiesto un “tavolo di confronto”

Respingono l’avvio della procedura di licenziamento collettiva avviata per 35 dipendenti dell’ipermercato del centro commerciale Pianeta e chiedono a Regione, Molise e Comune di Campobasso di aprire un tavolo di confronto, con la cooperativa che gestisce il marchio Conad e i sindacati “per ricercare le idonee soluzioni volte a scongiurare una nuova stagione di perdita i posti di lavoro che non sono più sopportabili dalle famiglie e dall’intera collettività”.

A otto giorni dal ricevimento della lettera con la quale Molisedea ha informato Cgil, Cils e Uil dei licenziamenti che partiranno dal prossimo 1 ottobre – quando, cioè, terminerà l’ultima proroga dei contratti di solidarietà che vanno avanti dal 2013 per tutti i lavoratori del supermercato di contrada Colle delle Api – si solleva una timida voce dalla Fisascat Cisl.

“Non è possibile registrare, dopo anni di grandi sacrifici, che l’unica conclusione siano 35  licenziamenti. Come non è possibile – questo sostengono i sindacalisti Stefano Murazzo e Leonardo Piccinno – assistere al tentativo di creare l’ennesima guerra tra poveri, tra salvati e condannati. Come pure, non è possibile registrare mere attestazioni di solidarietà da parte del mondo politico, senza l’assunzione di responsabilità ed iniziative tendenti a frenare una crisi dei consumi che non può registrare ulteriori perdite di posti di lavoro in una regione Molise ed un territorio come Campobasso, che ha  già subito pesantemente tagli indiscriminati in tutti i settori produttivi”.

Secondo la Cisl di Abruzzo e Molise Molisedea “non può limitarsi ad attivare la procedura di licenziamento senza interrogarsi concretamente sulle ragioni vere del perdurare delle difficoltà oggettive, nonostante anni di contratti di solidarietà pagati dai lavoratori. Non bastano solo alcuni interventi di ristrutturazione e riorganizzazione, se non si  mettono in campo politiche commerciali e promozionali finalizzati a rigenerare il rapporto fideistico con la clientela ed il contrasto alla concorrenza. Altrettanto, la politica ed il nuovo governo regionale e comunale, non si possono limitare a favorire nuovi insediamenti commerciali, senza porsi  la preoccupazione di vigilare sul corretto rispetto, da parte di tutti i soggetti imprenditoriali, delle norme sulla concorrenza, dei rapporti di lavoro, come dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti tra le parti sociali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e territoriale”.

Tutti aspetti evidenziati anche dalla cooperativa Molisedea giunta all’unica conclusione che i 35 lavoratori siano un esubero di cui dover fare a meno. Con o senza tavolo di confronto che, come evidenziato anche dalla Uil, servirà al più a decidere i criteri per l’ormai imminente riduzione del personale.

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