Poche parole, solo le emozioni di un’ovazione, quella che il pubblico del Siren Festival di Vasto ha fatto al re del punk e del rock indipendente: John Lydon. L’altra sera abbiamo tutti avuto la sensazione di assistere a un evento memorabile, perché il vecchio Johnny Rotten, ai tempi dei Sex Pistols, è ingrassato solo fisicamente, ma sul piano artistico non invecchia mai. Un mito. Sempre lui, con i suoi Pil, la band che ha capovolto i canoni del rock, mettendo in primo piano la qualità del suono e l’indipendenza creativa.
C’erano anche dei molisani a scatenarsi all’una di notte, in Piazza del Popolo, cuore di un Festival unico perché mirabilmente inquadrato nella storia di una bellissima città della riviera adriatica. Luoghi meravigliosi, storia, mare, grandi band e buon cibo. Impossibile chiedere di più.
I Pil si sono esibiti nel penultimo giorno, dopo i Deus che, trascinati dal frontman Tom Barman, hanno pure loro infiammato i musicofili arrivati da ogni parte d’Italia e oltre. Ieri nell’ultimo giorno, altra esibizione strappa applausi (nella chiesa di San Giuseppe) del rocker australiano Nic Cester. Finale denso di sostanza. Impossibile raccontare ogni cosa perché al Siren Festival di Vasto c’è tanto. Tutto. Al Siren Festival di Vasto ci vai e basta. Solo questo video: l’ovazione al grande showman del rock mondiale. Cinquanta secondi di puro amore per l’arte.
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