Dissesto idrogeologico

Il Molise frana, la Regione paga imprese e professionisti: 3 mln per i lavori

Ci sono imprese e professionisti che aspettano ancora di essere pagati per gli interventi sul dissesto idrogeologico, uno dei principali problemi del Molise. Il governo regionale ha sbloccato 3 milioni di euro per consentire di saldare il pregresso. Ad annunciarlo il presidente nonché commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico, Donato Toma. La Regione infatti ha riattivato le procedure tecniche e amministrative per consentire il pagamento di stati di avanzamento e stati finali, relativi ad altrettanti lavori, maturati dalle imprese in alcuni Comuni molisani.

“In questo modo – annuncia il presidente – saranno iniettati nel circuito finanziario delle imprese e dei professionisti quasi 3 milioni di euro, che contribuiranno, insieme ad altre azioni in atto, ad avviare il riallineamento tra i lavori realizzati e i pagamenti della Pubblica amministrazione”. Una iniezione di liquidità importante dunque. Ma palazzo Vitale punta a raggiungere pure un altro obiettivo per il Molise, il cui territorio è quasi totalmente caratterizzato da frane e smottamenti: chiudere l’accordo di programma col Governo. Al ministro Costa infatti la questione è stata illustrata solo pochi giorni fa dall’assessore Nicola Cavaliere

“Confido nel fatto – è l’auspicio del governatore – di chiudere al più presto questo Accordo di programma finalizzato al finanziamento di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, sottoscritto tra Regione Molise e Ministero dell’Ambiente il 2 maggio 2011, per passare alla cantierizzazione di nuovi importanti interventi”.

E poi, la chiosa finale di Toma, “gli interventi sul dissesto idrogeologico – continua Toma –  rappresentano un’azione molto importante di presidio sul territorio, oltre che di tutela rispetto a situazioni di criticità e di disagio che si vengono a determinare per le popolazioni e che tante difficoltà determinano nella vita di tutti i giorni”. Del resto, chi percorre quotidianamente le strade rovinate da frane e smottamenti lo sa bene.

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