Fine vita, in Municipio il registro per il testamento biologico

Anche a Campobasso sarà possibile esprimere le proprie volontà sul fine vita: palazzo San Giorgio ha approvato il registro per il testamento biologico. Dal sito del Comune (http://www.comune.campobasso.it/hh/index.php) sarà possibile scaricare il modulo per le disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite “testamento biologico” o “biotestamento”, regolamentate dall’articolo 4 della legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
La legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari. Possono comunicare le cosiddette ‘dat’ le persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere.

«Finalmente abbiamo varato il regolamento dopo che il consiglio comunale aveva votato una mozione che invitava il sindaco e la giunta a predisporre un registro per il testamento biologico. Successivamente è entrata in vigore la normativa nazionale. Quindi è possibile a brevissimo predisporre il registro e per i campobassani predisporre la dat», le parole di Alessandra Salvatore che questa mattina – 2 luglio – ha presentato le ultime novità sul registro per il testamento biologico.

Ma non sono mancate le critiche, come quelle espresse dal consigliere comunale di Democrazia Popolare Francesco Pilone che in Aula ha votato contro il testamento biologico. «Lo feci già in occasione della mozione discussa tempo fa – ha spiegato Pilone – per due ordini di idee: innanzitutto, la legge entrata in vigore a gennaio non necessariamente prevede l’istituzione di registri comunali, è un di più dunque». E poi entrando nel merito della questione l’esponente dell’opposizione ha sottolineato: «Vedo troppe falle sia nel concetto di nutrizione e idratazione previsto dalla legge e sia nelle ‘dat’ troppo vincolanti. In moltissime situazioni la volontà espressa nel “tempo della salute” non corrisponde alla volontà del paziente nel momento in cui si è venuto a trovare nel ” tempo della debolezza”».

Inoltre a disposizione dei genitori che vivono in conflittualità o sono separati c’è il registro per la bigenitorialità, anche questo approvato dal consiglio comunale. Un regolamento sperimentale che non si sostituisce ai servizi sociali, ma che consentirà al Comune di monitorare meglio la situazione e prevenire situazioni di disagio.

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