Campobasso

C’è la prima compostiera di quartiere, ma è lontana e senza controlli delle telecamere

E' stata inaugurata questa mattina la prima compostiera del quartiere: sistemata in una traversa di via De Gasperi, sarà a disposizione del Cep. "Speriamo di incentivare la raccolta differenziata anche in questo modo", ha spiegato la responsabile del campus 'Un, due, tre.. estate'. Ma non mancano perplessità: il 'bidoncino' è distante dai palazzi e si trova in un parco abbandonato.

Dagli scarti del caffè alle bucce di banana, fiori e foglie secchi, dagli sfalci della potatura al cartone e ai tovaglioli (rigorosamente biodegradabili) fino alla segatura e ai trucioli di legno (ma non verniciati). Sono alcuni dei materiali che sarà possibile conferire nella compostiera di quartiere del Cep, la zona a nord della città dove da poco è iniziata la distribuzione dei contenitori per la raccolta differenziata che partirà a regime dal 23 luglio, quando saranno tolti i cassonetti ‘tradizionali’ dell’immondizia.

compostiera del cep

Dagli scarti conferiti nella compostiera sarà possibile ottenere compost, ossia fertilizzanti. La piccola struttura verde, simile ad un bidoncino, è stata inaugurata questa mattina – 16 luglio – con i bambini del campus ‘Un, due, tre… estate’ dell’associazione ‘Quartiere Nord Campobasso’ presieduta da Franco Sallustio. Sono stati proprio alcuni di loro a spiegarne il funzionamento. “La compostiera consentirà la riduzione dell’inquinamento e l’aumento della fertilità del terreno”, ha spiegato la piccola Francesca.

“L’utilizzo della compostiera riguarda tutto il quartiere Campobasso nord, è la prima della città e il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Sea e il Comune”, ha aggiunto la responsabile del campus Ramona de Santis, presente assieme a Nunzio Borrelli e Giuseppe Cocca. “Speriamo che la popolazione incentivi la raccolta differenziata e che si abitui ad utilizzare la compostiera perché è un modo per curare anche le piante, oltre che per attuare il riciclo al 100%”.

Un’iniziativa ecosostenibile e a costo zero, sicuramente lodevole e già attuata in parecchie città d’Italia. Ma la compostiera di quartiere in realtà è stata collocata in una zona isolata del Cep, in una traversa di via De Gasperi, tra la Casa dello Studente e l’edificio che attualmente ospita la primaria ‘Giovanni Paolo II’ dell’istituto comprensivo Montini. E dunque per arrivarci bisogna fare prima un bel po’ di strada. Ecco perché qualche residente è rimasto perplesso. “Forse potevano mettere la compostiera in una zona più raggiungibile – commenta la signora Giovanna – anche perché portare lì gli scarti alimentari sarà piuttosto scomodo”.

degrado area cep

Inoltre la compostiera è stata installata si trova in una zona piuttosto degradata, dove l’erba è stata tagliata solo grazie all’intervento dei volontari dell’associazione ‘Campobasso Nord’. Per il resto, c’è una distesa gialla e secca, con la vegetazione che ha pure coperto le panchine abbandonate e la grande ‘lavagna’ di legno che illustrava il progetto finanziato dalla Provincia (durante l’amministrazione De Matteis) e attuata dalla giunta Di Bartolomeo.

“Innanzitutto la compostiera è una delle iniziative collaterali all’avvio della raccolta differenziata al quartiere Cep, che ha delle caratteristiche che agevolano la raccolta differenziata. Ma questo è anche un quartiere che farà da teste al resto della città”, ha puntualizzato l’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo. “Se la compostiera non viene gestita in modo corretto, può diventare ricettacolo di animali, insetti e provocare una serie di problemi. Invece, l’area sarà risistemata, saranno piantati alcuni alberi e questo diventerà un punto ecogreen”.

Intanto la compostiera è stata affidata all’associazione di quartiere che dovrà vigilare sul corretto utilizzo: non ci sono chiavi o lucchetti a chiudere il piccolo ‘cassonetto’ né telecamere che possano scoraggiare vandali o incivili.

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