Palata

Carri e spighe di grano per celebrare la festa del Carmelo fotogallery

Domenica 15 luglio a Palata si è celebrata la tradizionale festa della Beata Vergine del Carmelo (la cui memoria cade il 16 luglio) alla quale i parrocchiani si sono potuti preparare spiritualmente attraverso la consueta novena di preparazione che si è svolta nella chiesa di San Rocco dal 6 al 14 luglio e la solenne fiaccolata del 14 luglio che ha accompagnato anche la Statua della Madonna alla chiesa madre di Santa Maria La Nova.

“Lo spostamento della festa alla domenica ha avuto effetti positivi – racconta dal paese – la presenza massiccia dei cittadini palatesi e dei turisti giunti da paesi limitrofi ed europei si è fatta sentire e, allo stesso tempo, ha permesso di godere al meglio degli effetti benefici di una tradizione religiosa e sociale consolidatasi via via nel tempo”.

Letteralmente “spettacolare” e “armonica” è stata la giornata della festa vera e propria avvenuta nella serata del 15 luglio: prima la benedizione da parte del parroco don Elio Benedetto ai numerosi carri riuniti in Piazza del Popolo, adornati da covoni di grano e fiori, è stata accolta da tutti con particolare piacere e devozione; poi la messa celebrata in onore della Beata Vergine del Carmelo durante la quale l’omelia del parroco ha messo in risalto la bellezza e il significato profondo della statua raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino Gesù e recante in mano il Santo Scapolare, segno di salute, protezione e salvezza.

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Al termine della messa, ha avuto inizio la solenne e devota processione che ha percorso in corteo le vie del paese con a seguito la statua della Beata Vergine del Carmelo e i bellissimi carri che degnamente l’hanno onorata grazie allo splendore della luce emanata dalle spighe di grano. Particolarmente affascinanti i carri, curati e dalle creazioni armoniose e sobri: archi, intrecci, raggi, decorazioni di grano riproducenti il calice e l’ostia e tante altre maestrie hanno reso gli stessi altamente raffigurativi. Quest’anno, poi, particolarmente numerosi i maestri carristi che hanno risposto con piacere all’invito di don Elio e del Comitato Feste e che da diverso tempo si sono attivati a risvegliare questa sacra tradizione in via di estinzione.

Il trattore che durante la processione ha trasportato la meravigliosa statua della Madonna del Carmine è stato il più ammirato: al suo interno, infatti, è stato poggiato un grande cuore, sormontato da una croce con dule angeli in preghiera, frutto del lavoro della Pro Loco. Il grano viene raccolto davanti alle case al passaggio della processione, per essere offerto e diventare ostia: Gesù Cristo Eucaristico.

In conclusione, la processione ha avuto termine dinanzi la Chiesa di San Rocco, dove il parroco don Elio Benedetto ha ringraziato coloro i quali si sono resi disponibili nel collaborare per l’eccellente riuscita della festa stessa, tra questi il Comitato Feste, volontari, il coro che ha animato la processione, i carristi, gli emigranti e i cittadini devoti, concludendo il tutto con la benedizione e la preghiera di affidamento alla Vergine composta dal santo papa Giovanni Paolo II.

La giornata festiva è poi continuata fino a tarda serata con lo spettacolo musicale particolarmente riuscito dell’orchestra “I Chimera”, che ha saputo catalizzare l’attenzione della popolazione, rimasta affascinata soprattutto dalla presenza di uno dei più virtuosi artisti della fisarmonica e dell’organetto, che si è esibito attraverso “acrobazie” musicali. Un riconoscimento da parte della popolazione che ha messo così in luce l’eccellente lavoro del Comitato Feste adoperatosi nel contribuire all’aumento della partecipazione e mettendosi anche a disposizione dei vari gruppi (o semplici cittadini) nell’allestimento dei trattori.

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