Ata, 101 posti per l’immissione in ruolo in Molise

Sono stati pubblicati il 20 luglio scorso i movimenti del personale Ata. Dopo la pubblicazione dei risultati della mobilità, anche per il personale Ata sono stati rielaborati i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione per calcolare le disponibilità per le prossime immissioni in ruolo, distinti per profilo e provincia (i dati finali potrebbero subire qualche lieve variazione a seguito di rettifiche): per la Provincia di Campobasso sono disponibili 70 posti, mentre per Isernia 31, quindi un totale di 101 per la regione Molise. 

“A livello nazionale – spiegano da Flc Cgil Molise – a fronte di 16.949 posti liberi sono state richieste solo 10 mila assunzioni a tempo indeterminato (circa il 60 per cento). In Molise, i posti liberi dopo le operazioni di mobilità sono 101, per cui laddove si applicasse la stessa percentuale per le immissioni in ruolo, sarebbe possibile effettuare solo 60 nomine a tempo indeterminato per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole della regione. Si tratterebbe comunque di un numero di assunzioni insufficiente, che non compenserebbe nemmeno i pensionamenti disposti a partire dall’anno scolastico 2018/19.

In ogni caso, non basteranno per garantire la funzionalità delle scuole – continuano – la vigilanza degli alunni, l’assistenza ai disabili, la pulizia dei locali, i servizi rivolti all’utenza, le mille incombenze amministrative da cui sono gravate le scuole rischiano di non essere garantite. Più volte abbiamo denunciato il drastico calo dell’organico di diritto del personale Ata nella nostra Regione: in dieci anni si sono persi 494 unità di personale tra tutti i profili. A fronte di tali numeri e considerata la situazione ed il fabbisogno delle Istituzioni scolastiche della nostra regione, ribadiamo la richiesta di rivedere i criteri decisi a livello nazionale con cui si determinano le dotazioni organiche, sostanzialmente fermi al parametro numerico degli alunni, senza tener presente l’odierna complessità della scuola le caratteristiche e la specificità del nostro territorio. Ad oggi i nostri appelli sono rimasti inascoltati da parte delle istituzioni e del governo regionale: è tempo di dare risposte alle richieste del mondo della scuola, che chiede attenzione e interventi concreti per arrestare un declino che altrimenti sarebbe inesorabile”, conludono.

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