Vertice in prefettura

Per ora Crea rimane a gestire acqua e depuratore porto. Quello del Sinarca gestito da Florio

Due ore e mezza di vertice in Prefettura sul cambio di guardia nel sistema di gestione idrica a Termoli. Sindaco, Crea, sindacati e Prefetto a confronto. La buona notizia è che i 20 dipendenti assunti con Crea, del gruppo Acea, che da decenni gestisce il servizio idrico e di depurazione cittadina, resteranno al loro posto, su base volontaria. La Femca-Cisl ha chiesto al Prefetto che Crea resti fino a una nuova gara d’appalto, ma su questo non ci sono decisioni. Per ora il vecchio gestore rimane, affiancato da Florio Group che gestisce il depuratore nuovo del Sinarca, che dovrebbe arrivare a pieno regime tra qualche settimana, alleggerendo il carico di quello del porto.

Il vertice in Prefettura per affrontare, sperando di risolverli, problemi eventuali legati al passaggio di gestione del servizio idrico cittadino si è concluso, in realtà, senza una decisione definitiva. Due ore e mezza di confronto fra il sindaco Angelo Sbrocca, Paolo Santini presente come Rsa di Crea insieme a Amedeo Villani, l’ingegnere Crea e il suo legale di fiducia e i sindacalisti della Femca-Cisl Marcello Giuditta e Massimiliano Recinell. Alla presenza del Prefetto vicario.

Si è parlato sia del proseguimento dei livelli occupazionali che dell’ipotetico rischio ambientale. La buona notizia è che i 20 dipendenti assunti con Crea, del gruppo Acea, che da decenni gestisce il servizio idrico e di depurazione cittadina, resteranno al loro posto. Naturalmente se lo vogliono, visto che in questo caso il mantenimento del posto di lavoro è su base volontaria.

L’altra notizia è che per il momento Crea non lascerà la città di Termoli, malgrado il contratto in proroga scade proprio il 30 giugno. «Crea resterà ancora per qualche mese» commenta il sindaco Angelo Sbrocca, che appare molto sereno dopo il vertice in Prefettura. Che aggiunge: «Si tratta di servizio pubblico essenziale, è del tutto evidente che non lo si possa annullare da un giorno all’altro per non creare disagi alla popolazione, o emergenze. Disagi ed emergenze che comunque non ci saranno, visto che la situazione non mostra profili di criticità».

Il sindaco conferma anche che a gestire il depuratore del Sinarca, il nuovo modulo che dopo tanto ritardo è finalmente entrato a regime, è la Florio Group srl, società di Termoli che – spiega ancora – è l’unica che ha risposto alla seconda gara di evidenza pubblica» che peraltro si è svolta in un regime di urgenza.

«Il depuratore del Sinarca ha bisogno di qualche settimana per entrare perfettamente a regime ma speriamo che questo possa venire il prima possibile e in maniera graduale, in modo da alleggerire il più possibile quello del Porto e non vivere un’altra estate di problemi» conclude il primo cittadino.
Più scettici i due sindacalisti, Marcello Giuditta e Massimiliano Recinella, che alla fine dell’incontro hanno chiesto al prefetto di far restare Crea gestioni fino a quando «non sarà pronta ed espletata la gara d’appalto svolta con tutti i crismi», questo anche per evitare un traghettamento più complesso in questa fase.


«Crea – spiega Massimiliano Recinella della Femca-Cisl, organizzazione sindacale che rappresenta gli iscritti del comparto gas e acqua, è una società grande con un know-how, una conoscenza, importante. Possiede un patrimonio di competenze che Florio Group, che si occupa solo di depurazione, non ha. A cominciare dalla contabilità fino alla riscossione delle tariffe. Noi – aggiunge – non diciamo no a Florio ma chiediamo di bandire una gara d’appalto seria. Ecco perché abbiamo chiesto per crea una proroga di altri 6 mesi».

Il Prefetto tuttavia non ha mostrato dubbi a proposito di possibili emergenze ambientali oppure problematiche legate al passaggio da un gestore all’altro, mostrandosi anzi molto fiducioso che il traghettamento avverrà senza “traumi”.
«Di sicuro Crea non può andar via dall’oggi al domani» precisa Angelo Sbrocca.
E’ verosimile ipotizzare che resterà almeno fino al prossimo autunno. Ma non è assolutamente scontato che prima del subentro, seppur temporaneo di Florio, ci debba essere la nuova gara d’appalto. Intanto per i 20 dipendenti il problema è stato risolto: saranno mantenuti in organico. «Ovviamente se lo vorranno e in linea – chiarisce il sindaco – con quello che prevede la legge».


I DUBBI DELLA FEMCA CISL: RICHIESTE NON SODDISFATTE
Questo il comunicato inviato dal sindacato dopo il vertice, nel quale sono evidenziate le perplessità di Marcello Giuditta e Massimiliano Recinella:

«Si è tenuto questa mattina, presso la prefettura di Campobasso, l’incontro tra la scrivente federazione ( che lo ha richiesto ), Comune di Termoli e la Crea Gestioni srl in merito alla cessazione al 30 giugno p.v. da parte di quest’ultima della gestione del sistema idrico integrato. Le richieste del sindacato e dei lavoratori interessati di non affidare provvisoriamente ad alcuno la predetta gestione – lasciandola all’attuale gestore- e di indire subito una nuova gara di appalto, non sono state affatto soddisfatte.
Nonostante le rassicurazioni e del Sindaco e del Prefetto Vicario in merito ad un passaggio di consegne graduale tra la Crea e la nuova società nell’arco dell’anno solare che non dovrebbe creare disagi all’utenza e all’ambiente, tutti i dubbi e le perplessità rappresentate restano inalterati.

Infatti i lavoratori hanno segnalato con forza la differenza significativa tra una società qualela Crea srl del gruppo ACEA Spa, un gigante rispetto all’eventuale subentrante che fino ad oggi è rinomata per la sola gestione dei depuratori (ed è solo per avviare quello nuovo del Sinarca che si trova qui a Termoli).
Diciamo ‘Eventuale subentrante’ poiché pare che la predetta società, legittimamente solo dopo le verifiche dello stato degli impianti e della rete e dei sostanziosi costi necessari per la gestione anche temporanea, dovrà decidere se accettare o meno l’incarico.

Pertanto, per approfondire tutte le questioni poste ed in primis la certezza dei tempi per una nuova gara d’appalto – onde evitare che il ‘provvisorio’ diventi ‘definitivo’ come spesso accade in Italia – ed il rapporto tra questa ed il nuovo ente regionale delle acque, l’EGAM che stenta a partire, la scrivente federazione chiederà un ulteriore incontro al Sindaco di Termoli».

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