Cronache

Il debito continua a crescere. Sindaco chiede deroga per assunzioni

Continua ad aumentare il debito del piccolo comune arberesche. Agli oltre 5 milioni di euro, che hanno costretto l’attuale maggioranza comunale a dichiarare il dissesto finanziario il 30 marzo del 2017, si va ad aggiungere un altro milione e mezzo, 1.412.345,29 euro per l’esattezza, che fa lievitare il debito complessivo a quasi 6 milioni e mezzo di euro: 6.431.748, 56 euro. Questa è l’eredità di dieci anni di amministrazione Luigi Mascio. La notizia è stata data durante l’ultimo Consiglio comunale, tenutosi venerdì 8 giugno. L’ente ha ricevuto tre note dal Commissario di liquidazione, la dottoressa Patrizia Perrino, con l’elenco di tutti i debiti fuori bilancio da lei riscontrati a seguito del dissesto economico e il Sindaco ha informato l’intero Consiglio e la cittadinanza.

Una delle voci che ha fatto lievitare il debito riguarda i contratti con le aziende di smaltimento rifiuti. Nei relativi capitoli di bilancio nella parte dove andava attribuita la spesa, erano presenti somme sottostimate sui bilanci approvati. Questo perchè il Comune di Portocannone non seguiva correttamente il piano finanziario della tari e quindi non prevedeva correttamente i costi totali del servizio. Altra nota dolente riguarda tutte le voci di spese non pagate anche dopo aver usufruito di un prestito dalla cassa Depositi e prestiti.
Il Sindaco, Giuseppe Caporicci, precisa che il Consiglio Comunale «è stato chiamato ad esprimersi sui debiti fuori bilancio relativi alla procedura di dissesto su richiesta del Commissario Liquidatore che ha fatto una sua istruttoria relativamente ai predetti debiti». Il primo cittadino, inoltre, fa riferimento alle certificazioni prodotte dal Comune «relativamente ai predetti debiti e chiede che le stesse vengano allegate al presente atto deliberativo per formarne parte integrante e sostanziale». All’assise civica era presente tutta la maggioranza, mentre era assente la minoranza.
Il Consiglio comunale è stata anche l’occasione per il Sindaco di illustrare la delibera, assunta nel precedente consiglio, con la quale la maggioranza lo ha delegato a richiedere deroga presso il Ministero dell’Interno e in tutte le sedi istituzionali per l’assunzione di personale.
Il comune di Portocannone infatti non dispone di Polizia Municipale, di personale dell’ufficio tecnico (il Sindaco ha dovuto caricarsi la responsabilità dell’ufficio dopo la dichiarazione di dissesto) e di personale dell’ufficio ragioneria, coperto per un solo giorno e mezzo a settimana da un dipendente di altro comune, e con il Segretario comunale presente per due soli pomeriggi a settimana.
Caporicci, quindi, ha sottolineato il rischio di totale paralisi dell’attività amministrativa, oltre che dei possibili danni che questa situazione potrebbe arrecare all’ente, rimarcando il fatto che gli amministratori del Comune sono sovente costretti a sopperire personalmente, con mansioni d’ufficio, alle carenze di organico.

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