Politica

“Noi con l’Italia” punta su famiglia e scudo crociato e punge Marone

Ultime ore di campagna elettorale anche per “Noi con l’Italia” che oggi, giovedì 1 marzo, a tre giorni dalle politiche di domenica, ha indetto una conferenza stampa in cui si è ribadita la volontà di «garantire una rappresentanza di centrodestra nelle aule di Senato e Camera – queste le parole dell’ex sindaco Basso Antonio Di Brino, segretario regionale di Direzione Italia –. Ci ritroviamo in un cartello elettorale che spero possa diventare un vero e proprio partito politico all’indomani delle votazioni. Oggi paghiamo lo scotto della mancanza di partiti seri che vadano oltre la rabbia, che non facciano solo protesta ma proposte serie. Siamo la coalizione che, più di tutte, assume impegni garantiti da coperture finanziarie vere».

Non sono mancate le ultime frecciatine rivolte, dallo stesso Di Brino, «a qualcuno che, all’interno del centrodestra, sostiene l’ipotesi secondo cui Termoli ed il Basso Molise non siano rappresentati. Il nostro partito lo fa, coniugando capacità, conoscenza, competenza ed intelligenza».

Provocazione ripresa anche da Maurizio Tiberio, responsabile regionale di Idea, che aggiunge «Mi riferisco a Michele Marone che ha affermato che un bacino elettorale di centodiecimila voti non poteva non avere una rappresentanza alle politiche, quando noi abbiamo schierato Antonio D’Aimmo e Teresio Di Pietro. Siamo l’unico partito che non ha il nome di un leader, poiché lo stiamo costruendo giorno per giorno grazie agli elettori che ci forniscono numerosi input e tante idee. A prescindere dalla polemica politica che fortunatamente c’è, a dimostrazione che ragioniamo con la nostra testa e senza imposizioni esterne, attraverso Michele Iorio stiamo costruendo il partito e lo stiamo facendo insieme».

Tiberio ha poi denunciato una «violazione dell’articolo 3 delle legge 663 del 10 agosto 1964. Ogni giorno il Presidente della Giunta Regionale annuncia un provvedimento milionario, in barba a questa legge che vieta alle amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale. È dal 18 gennaio che la Giunta usa illecitamente la comunicazione istituzionale, annunciando assunzioni, come quelle alla Gam con un investimento di quaranta milioni e centosettanta posti di lavoro. La cosa pericolosa è che gli organi che dovrebbero vigilare, ovvero la Prefettura, non hanno mosso dito».

Antonio D’Aimmo, in lizza per il Senato al proporzionale, spiega le motivazioni per cui gli elettori dovrebbero votare “Noi con l’Italia”: «Abbiamo un impegno importante con gli elettori, quello di recuperare una credibilità, soprattutto nel Mezzogiorno. Ci poniamo come punto di riferimento per i cittadini, per le loro necessità. Basti pensare alla situazione del manto stradale della quasi totalità della regione. Riuscire a raggiungere le città è difficile, siamo in una situazione estrema in cui anche i servizi pubblici, come quello delle ambulanze, vengono messi a dura prova. I soldi che erano destinati all’autostrada non sono stati reinvestiti per la manutenzione ordinaria delle strade, facendoci perdere un’occasione importante. Dobbiamo impegnarci per evitare di far sparire il Molise».

«Remiamo in un’unica direzione, insieme – conclude Teresio Di Pietro, candidato alla Camera –, sotto un simbolo importante per noi, quello dello scudo crociato. Siamo riusciti a scaldare i cuori di tanti sostenitori che si rifanno alla dottrina sociale della chiesa ed ai nostri ideali, nonostante il freddo di questi giorni. Il nostro punto chiave è la famiglia, che deve venire prima di tutto. Da qui deriva l’aiuto alle stesse tramite lo strumento del quoziente familiare, quello strumento fiscale che tiene conto della numerosità del nucleo familiare nella tassazione del reddito». Assente, a causa di impegni elettorali, la candidata alla Camera Marialaura Cancellario.

Più informazioni
commenta