Cronache

Rifiuti, ancora caos e disagi. Incertezze sui tempi del nuovo gestore, e la Team è indebitata

Settore Ambiente in piena crisi. Dopo l’ennesimo rinvio sull’apertura dell’ecocentro, dove i lavori vanno avanti a rilento, incertezze sui tempi per il subentro del nuovo gestore, la Rieco. L’assessore Florio: “Non c’è ancora nessuna decisione ufficiale in merito”. Intanto il socio privato della società mista Team che da 10 anni gestisce il servizio non si trova, e a peggiorare le cose c’è la situazione debitoria dell’azienda abruzzese che potrebbe peggiorare i disservizi sul territorio fino alla fine dell’estate, quando scadrà la proroga.

Ci risiamo: la situazione rifiuti nella città adriatica è ancora instabile. Dopo l’ennesima proroga di ulteriori sei mesi alla Teramo Ambiente, avvenuta a metà febbraio e, nonostante il nuovo bando per l’affidamento di rifiuti urbani sia stato vinto dalla ditta Rieco di Pescara, sebbene manchi l’aggiudicazione, le problematiche sul servizio di raccolta non sembrano placarsi.

Tra le difficoltà maggiori ci sono quelle legate allo smaltimento di rifiuti speciali o ingombranti. L’ecocentro, ormai chiuso dal 1 ottobre 2017, risulta ancora inutilizzabile e lo sarà fino al 1 marzo. O almeno si spera: i lavori all’interno della struttura sita in via Arti e Mestieri a Termoli sembrano procedere a rilento, con la presenza di un paio di operai al giorno che si occupano della struttura.

Il disagio è confermato anche dai numerosi rifiuti che sono stati abbandonati davanti al cancello del centro o per le strade, spesso periferiche, della città. L’insoddisfazione generale dei residenti non fa che peggiorare: se prima era legata esclusivamente alla mancanza del servizio per i rifiuti speciali quali, ad esempio, vernici scadute ed oli esausti, in alcuni casi ora riguarda anche il mancato ritiro della spazzatura.
Nelle scorse settimane diversi quartieri termolesi hanno denunciato situazioni di disservizio, con bidoni talmente pieni da non riuscire a contenere le buste o addirittura rotti ed impossibili da usare. Al tutto si aggiunge la seccatura, segnalata da numerosi cittadini, relativa all’impossibilità di contattare la ditta tramite il numero verde, a cui non risponde nessuno, ed il sito differenziatatermoli.it oscurato ormai da inizio mese. Su queste basi è del tutto lecito pensare che la riapertura del centro subirà un ulteriore slittamento.

La situazione sembra destinata a peggiorare ulteriormente poiché la Te.Am., che gestisce ancora l’appalto, sarebbe in crisi economica: il tutto nasce dal fatto che il socio privato, che assieme a quello pubblico deteneva le quote della società, ha fallito da un pezzo e non è stato sostituito. Il candidato a subentrare si è tirato indietro e la ricerca di un nuovo socio privato è andata a monte, mentre la società sembra accumulare ulteriori debiti, conteggiati in diversi milioni di euro. Da ciò deriva anche l’impossibilità di acquistare nuovi mezzi, da sostituire ai vecchi, per assicurare il servizio di raccolta rifiuti.

Ma non solo: in queste condizioni risulta difficile partecipare a nuovi bandi di gara che sono sempre più indirizzati all’utilizzo di mezzi moderni che rispettino l’ambiente.
Il settore ambiente è in crisi, anche politicamente: nemmeno l’assessore Filomena Florio sembra conoscere in dettaglio i tempi per il bando vinto dalla Rieco, né quanti mesi occorreranno per l’aggiudicazione definita alla nuova ditta. “Non c’è ancora nessuna decisione ufficiale in merito”. E non sa fornire pronostici circa la riapertura definitiva dell’ecocentro. A complicare il tutto si aggiunge anche l’assenza di un dirigente unico che possa farsi carico delle problematiche, e dare una risposta concreta alla cittadinanza. L’unica cosa certa al momento è che la Teramo Ambiente, visti i sei mesi di proroga, gestirà il servizio per tutto il periodo estivo fino al passaggio del testimone alla Rieco. Salvo ricorsi, ovviamente.

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