Il personaggio

Greta, modella per caso. “Un anno fa non ci pensavo”. Ora posa su Elle e la vuole Armani

La modella 22enne Greta Ferro racconta i primi passi nel mondo della moda "dove sono capitata per caso meno di un anno fa" e parla dei suoi progetti futuri. "Dopo la laurea alla Bocconi voglio dedicarmi alla recitazione, ma intanto continuo a fare pubblicità, video e cortometraggi". Come quello per Armani che uscirà durante la prossima settimana della moda femminile a Milano. Figlia dell’ad de La Molisana e della docente universitaria Gilda Antonelli, si dice convinta "che la bellezza non è tutto perché il carattere conta di più". Gli stereotipi nella moda? "Purtroppo sono veri ma tanto io esco poco". L’anoressia? "Un problema delicato che non mi tocca: posso mangiare ’schifezze’ senza ingrassare ma compenso con lo sport".

Ventidue anni, 1,75 centimetri di altezza, capelli selvaggi e castani (rubati al papà), occhi verdi, misure: 80-60-91. I numeri di Greta Ferro, modella e volto de La Molisana, non sono tutti qui. La ragazza, figlia dell’amministratore delegato del pastificio Giuseppe Ferro e della docente universitaria Gilda Antonelli, è anche assai simpatica e studiosa. Prossima alla laurea in Economia all’università Bocconi, Greta è una persona con la testa sulle spalle, come si dice in gergo, capitata «quasi per caso» nel mondo della moda.

Campobassana trapiantata a Milano, ha recentemente prestato volto e voce a una divertente video-intervista al papà (e a un agronomo genetista e un tecnico agricolo) in cui si parla dell’ultimo progetto della Molisana che punta a produrre pasta con una varietà di grano 100 per cento italiano: il Maestà.
«In realtà – ammette subito Greta – quelle interviste nascondono la mia passione per la recitazione». Il cinema è il suo sogno nel cassetto anche se, per il momento, l’obiettivo a breve termine è quello di concludere il percorso di studio «sebbene l’ambiente della Bocconi non mi abbia entusiasmato».
Poco importa, quello che si comincia va finito, sembra dire a se stessa.

Che cosa se ne farà della laurea, però, non lo sa neppure lei, visto che, almeno per ora, è lanciatissima nella moda. «Un anno fa sono stata fermata prima di salire su un tram, di notte, da due persone. Stavo per tirare fuori il mio spray al peperoncino senza sapere che erano due agenti sudafricani che lavorano a stretto contatto con la mia agenzia, la Whynotmodels».
Quell’incontro si è rivelato molto fortunato perché da quel giorno Greta ha iniziato a fare dei casting «imparando a lasciare una buona impressione sui clienti». Totalmente a digiuno dell’ambiente in cui stava per muovere i primi passi, sta pian piano scalando la sua personalissima vetta. E vanta già lavori importanti come un cortometraggio per Armani che uscirà durante la settimana della moda femminile, un video con la rivista Elle sempre per Armani, pubblicità, come quella del bagnoschiuma Nidra, per Luxottica, e poi foto, tante foto, pubblicate di D di Repubblica, Gioia, Style e una marea di siti internet dedicati all’e-commerce e cataloghi che hanno bisogno di modelle per mostrare al pubblico come stanno addosso i loro abiti e accessori.

«Non avrei mai pensato di lavorare in questo settore, ma inaspettatamente questo mondo mi sta facendo capire cosa voglio fare ‘da grande’». Con buona pace di mamma e papà «che non hanno accettato subito le mie scelte ma che, sono certa, col tempo e coi fatti, capiranno meglio».
Nel frattempo Greta è tutta studio e lavoro: «Non esco molto e non frequento gli ambienti della moda, quando l’ho fatto mi sono resa conto che gli stereotipi sono purtroppo reali. Ma questo mi ha convinta ancora di più che per farcela la bellezza non è tutto. Il carattere conta di più, è quello che ti farà andare avanti».
Certo anche un corpo snello e dei lineamenti mozzafiato come i suoi pesano. «Sono fortunata, il mio metabolismo va veloce, posso mangiare qualunque ’schifezza’ (su Instagram ci sono un bel po’ di esempi) senza ingrassare. Ma faccio anche molto sport, l’ho sempre fatto. I miei genitori mi hanno insegnato ad avere sempre un equilibrio».
Una qualità che a tante ragazze con problemi alimentari manca. «A Milano la modella grissino non è molto richiesta, certo il problema dell’anoressia c’è, soprattutto tra quelle che sfilano in passerella (io sono bassa per quello) ma per fortuna le ragazze che conosco io sono naturalmente magre, senza fare troppi sacrifici o rinunce. E sono “sane” nel senso che non si lasciano condizionare dai giudizi. Chi come noi lavora col corpo è più esposto alle critiche ma bisogna essere forti, e anche se a un cliente non piaci perché non sei ‘adatta’ non è detto che tu non possa esserlo per un altro lavoro».

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