Politica

Di Brino attacca: “Sbrocca ha fallito, fossi in lui mi dimetterei”

L’amministrazione Sbrocca sotto la lente d’ingrandimento del partito di opposizione ‘Noi con l’Italia’ e del suo capogruppo Antonio Basso Di Brino. A finire sotto accusa, stavolta, è la situazione finanziaria del Comune di Termoli che, come sottolineato dallo stesso Di Brino «al 31 dicembre 2017 è in debito di 8 milioni ed 800mila euro».

La situazione, secondo l’ex sindaco, è degenerata per colpa dei numerosi contenziosi attivi e dei gettoni di presenza elargiti in questi anni: «A dicembre 2013 la mia amministrazione ha lasciato un fondo cassa di 11 milioni di euro; nonostante ereditassi una situazione debitoria non proprio rosea da Greco, siamo comunque riusciti, con sacrificio, a risanare i numerosi debiti. Quando mi sono insediato, ho notato subito la sofferenza finanziaria in cui versava il Comune. A maggio-giugno 2010 mi sono accorto di una situazione debitoria pesantissima per un totale di 60 milioni di euro tra pignoramenti sui conti fatti dai fratelli Potito e dalla società attorno, contenziosi, ed anticipazioni Inpdap. Debiti che per quattro anni Greco si è rifiutato di riconoscere e con cui abbiamo dovuto fare noi i conti, ma siamo comunque riusciti ad azzerare tutti i debiti ed i contenziosi, grazie anche allo scioglimento delle società partecipate Sea e Tua».

In conclusione l’ex sindaco ammette di essere molto «preoccupato per le sorti finanziarie della nostra città, visto che l’unica cosa cui si pensa è il tunnel. Le strade sono dissestate ed il Comune, complici le imminenti votazioni, ha chiesto un mutuo per poter sistemare il manto. E poi si spendono oltre 150mila euro per le consulenze esterne e 40mila per delle statue di bronzo. Se fossi in Sbrocca mi dimetterei subito e chiederei scusa alla collettività termolese anche se la vedo dura, visto il suo attaccamento alla poltrona».

E su una sua eventuale ricandidatura: «L’idea c’è, ma non ho ancora deciso, la situazione è ancora poco chiara e non so se le persone mi voterebbero ancora, ma non escludo una mia possibile candidatura alle regionali. L’importante è avere una coalizione unita».

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